Diocesi: mons. Ambarus (Matera), “ospitiamoci gli uni gli altri a partire da un ascolto reciproco”

“Grazie per la vostra accoglienza, grazie per la preghiera, dalla quale mi sono sentito avvolto come da un caldo e dolce abbraccio spirituale”. Con queste parole mons. Benoni Ambarus, arcivescovo di Matera-Irsina e vescovo di Tricarico, ha concluso oggi la celebrazione per l’inizio del suo ministero episcopale, nella cattedrale di Matera. “Ringrazio il Signore – ha detto – per aver pavimentato con la sua bontà la mia vita, per la fiducia del Santo Padre Leone XIV, per le comunità che ho servito, per la mia famiglia e per le tante persone ferite che ho incontrato: poveri, migranti, carcerati, malati, che mi hanno insegnato tanto”. Un ringraziamento speciale è andato “a tutti coloro che hanno reso possibile questa celebrazione, ai sacerdoti, alle istituzioni, a voi popolo di Dio. Vi sto facendo fare gli straordinari, ma li avete vissuti con generosità”. Ricordando il motto episcopale “Ha messo tutto quello che aveva”, ispirato alla vedova del Vangelo, ha aggiunto: “Anche noi dobbiamo mettere ogni cosa che abbiamo e che siamo al servizio del Signore. E Lui moltiplicherà ogni bene nel mondo”. Poi l’affidamento del ministero alla Madonna della Bruna: “Matera, città di Maria, sia luogo dove è rivolto in modo speciale lo sguardo materno di Maria. Lei ci consoli e interceda per tutti noi”. Concludendo, ha invitato a camminare insieme nella fiducia: “Siamo chiamati a collaborare all’edificazione del Regno, senza cedere alla rassegnazione. Non lasciamo che i nostri cuori siano turbati: il Risorto cammina con noi”.

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