La diocesi di Lanciano-Ortona ha avviato un vasto piano di ristrutturazioni e messa in sicurezza degli edifici sacri, investendo oltre 3 milioni di euro con fondi Cei e propri. Un impegno che tocca 120 chiese, monumenti di fede, storia e cultura. Lo rende noto la stessa diocesi annunciando che ieri, 18 luglio, è stata dedicata a Santa Lucia la chiesa di Frisa, dopo interventi da 302mila euro con benedizione di ogni parte dell’edificio, e che lunedì 21 luglio aprirà il cantiere per il campanile della Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Sant’Apollinare per il quale sono stati stanziati 288mila euro. stanziati. Altri lavori conclusi sono stati a Sant’Elisabetta a Crecchio: ristrutturazione tetto e impianti (253mila euro); Sant’Amato a Lanciano: manutenzione urgente (50mila euro); San Tommaso a Ortona: sistemazione tetto e risanamento (172mila euro); concattedrale di San Tommaso Apostolo: restauro conservativo (900mila euro; Ex De Giorgio a Lanciano: ristrutturazione locali giovanili (578mila euro totali).
Sono invece in corso a Santa Maria Maggiore il restauro del terzo lotto; a Santo Spirito a Lanciano lavori di ampliamento (800mila euro); a San Giuseppe a Ortona interventi di bonifica eternit e risanamento (327mila euro); a Maria SS Assunta a Tollo lavori di consolidamento fondamenta (200mila euro). E’ in corso anche la ristrutturazione del Palazzo arcivescovile di Ortona (312mila euro).
“L’elenco dei lavori chiusi nell’ultimo anno, quelli in corso e da aprire dimostrano l’interesse della diocesi nel tutelare il proprio patrimonio storico artistico oltre che i luoghi dove si ascolta la parola di Dio, si celebra l’Eucarestia, ma soprattutto vive la comunità”, spiega don Domenico Di Salvatore, direttore Ufficio diocesano beni culturali e edilizia di culto. “Uno sguardo diretto su tutte le 42 parrocchie della diocesi, anche se spesso interveniamo in base alle urgenze perché servono fondi non facili da reperire”.