“Affinché nelle nostre comunità e nel nostro Paese regni la pace e possiamo convivere e crescere come fratelli, è necessario che prevalgano la giustizia e la libertà”. L’appello è della Conferenza episcopale venezuelana, che ieri, al termine della propria assemblea plenaria, ha reso pubblica l’esortazione pastorale “Costruttori di pace nella giustizia e nella libertà”. Il documento è stato letto durante una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato l’arcivescovo di Barquisimeto, mons. Polito Rodríguez, l’arcivescovo di Calabozo, mons. Manuel Felipe Díaz, il vescovo di Carora, mons. Carlos Curiel, e il vescovo di San Felipe, mons. Rubén Delgado. “La Conferenza episcopale venezuelana – si legge nel testo – ha fatto eco, in numerose occasioni, al grido e al bisogno del nostro popolo: la pace”. Oggi, “più che mai, è urgente insistere su questa linea d’azione ecclesiale, per l’adempimento della sua missione profetica e dell’azione evangelizzatrice”. I vescovi esortano tutti i settori della vita nazionale “a creare le condizioni necessarie per sviluppare un dialogo che abbia come obiettivo quello di generare un vero patto sociale, anche se ciò comporta alcuni sacrifici”. L’esortazione si rivolge anche alle persone colpite dalle piogge in diverse località del Paese, manifestando “solidarietà affettiva ed effettiva” con coloro che sono rimasti senza casa o hanno perso i propri mezzi di sussistenza. “Le nostre Caritas diocesane e parrocchiali sono attive sin dal primo momento per aiutare ad alleviare gli effetti di questa nuova tragedia”. Riguardo alla canonizzazione dei beati José Gregorio Hernández e Madre Carmen Rendiles, prevista per il 19 ottobre 2025, hanno affermato che “è un motivo per cui tutti i figli di questa patria devono fissare lo sguardo sull’ideale della santità come fine e meta della propria esistenza” e aggiungono che “deve essere un motivo per ritrovarci e superare le divisioni e i conflitti che oggi ci affliggono”.