“Beato chi non ha perduto la sua speranza”. Leone XIV sceglie questo versetto del Siracide come tema per la V Giornata mondiale dei nonni e degli anziani (27 luglio). “Il Giubileo ci aiuta a scoprire che la speranza è fonte di gioia sempre, a ogni età”, scrive il Papa. Ricorda Abramo, Sara, Zaccaria, Elisabetta, Mosè: “Vecchiaia, sterilità, declino sembrano spegnere le speranze, ma Dio sorprende sempre”. “La vecchiaia è tempo di benedizione e grazia e gli anziani sono i primi testimoni di speranza”. Citando sant’Agostino, Leone XIV aggiunge: “Quando sono debole, allora sono forte”. Gli anziani, aggiunge, “ci aiutano a capire che la storia non si esaurisce nel presente, ma si snoda verso il futuro”: “La fragilità degli anziani necessita del vigore dei giovani, ma l’inesperienza dei giovani ha bisogno della testimonianza degli anziani per progettare con saggezza l’avvenire”.