Haiti: Ocha, “16 mila persone sfollate nel dipartimento centrale nell’ultima settimana, i progetti per il Paese sono i più sottofinanziati del mondo”

Gli attacchi armati nel dipartimento centrale di Haiti, la scorsa settimana, hanno causato lo sfollamento di oltre 16.000 persone, secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). La maggior parte ha trovato rifugio presso famiglie ospitanti. Gli altri vivono in sette rifugi informali, creati dopo gli attacchi. Secondo l’ufficio Onu, questi ultimi eventi riflettono il deterioramento della situazione della sicurezza ad Haiti, che sta aggravando le necessità umanitarie. Più di 1,3 milioni di persone sono già sfollate internamente, metà delle quali sono bambini. Quasi 6 milioni di haitiani hanno bisogno di assistenza umanitaria, in un contesto di insicurezza causato dalla violenza delle bande e dal collasso dei servizi essenziali. Le donne e le ragazze sfollate sono particolarmente vulnerabili. Esse affrontano gravi rischi, tra cui la violenza sessuale e di genere, con casi segnalati in alcuni luoghi di sfollamento. Nonostante le grandi sfide, i partner umanitari, coordinati dall’Ocha, continuano a fornire assistenza vitale alle persone più vulnerabili ad Haiti, fa presente l’organizzazione
Da gennaio a marzo, oltre 722.000 persone hanno ricevuto assistenza alimentare di emergenza. Inoltre, 170.000 persone hanno avuto accesso all’acqua potabile e altre 25.000 hanno ricevuto kit di riparo. Tuttavia, la mancanza di finanziamenti sta limitando in modo significativo la capacità di rispondere alle crescenti esigenze. Il livello di finanziamento più basso tra tutti i contesti
L’appello del 2025 per Haiti ha ottenuto solo l’8% del finanziamento richiesto, il livello più basso tra tutti i piani di risposta umanitaria coordinati dall’Onu a livello mondiale. Ciò significa che sono stati raccolti meno di 75 milioni di dollari, dei 908 milioni necessari.

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