Affido: Cnca, “chi ha strumentalizzato la vicenda di Bibbiano si scusi con il sistema di protezione dei minorenni”

La sentenza di primo grado sulla vicenda degli affidi nel comune di Bibbiano “smonta pezzo per pezzo la narrazione violenta, offensiva, demagogica e ideologica su cui diversi partiti hanno costruito una campagna elettorale”. E’ il commento odierno del Coordinamento nazionale comunità accoglienti (Cnca). “Il sistema Bibbiano non esiste e tutti coloro che operano nel sistema dell’accoglienza dei minorenni si attendono ora le scuse pubbliche di chi ha consapevolmente utilizzato false informazioni per denigrare professionisti, destabilizzare il sistema di cura e protezione dei minorenni, allontanare famiglie dai servizi alimentando sfiducia e inventando interessi economici inesistenti”, afferma il Cnca in una nota. “Nessuno ruba i bambini a scopo di lucro – sottolinea -. Troppo fango è stato buttato sul sistema di protezione e cura, sulle comunità di accoglienza, sulle famiglie affidatarie, allontanando l’opinione pubblica ma soprattutto le persone più fragili che invece nei sistemi di cura trovano risposte, sostegno, accompagnamento verso un progetto di vita, verso la cittadinanza piena”. Il Cnca osserva come la campagna denigratoria “continua a fare danni anche perché ispira tuttora proposte di legge come la n. 1866, che riguarda principalmente modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, che disciplina il diritto del minorenne a una famiglia”. “Ci attendiamo che, con questa sentenza, argomenti – e calunnie – del tutti insussistenti e nocivi spariscano dal dibattito e che vi sia un chiaro e forte impegno pubblico a sostegno del sistema di protezione e cura senza più alcuna strumentalizzazione – conclude il Cnca -. Registriamo, purtroppo, che – al momento – vi è solo un silenzio assordante da parte di istituzioni e partiti su una vicenda che ha riempito le cronache dei giornali e delle trasmissioni tv per anni”.

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