
“Con Gesù c’è tutto quello che serve per dare forza e senso alla nostra vita”. Lo ha detto Leone XIV nell’omelia della celebrazione eucaristica del Corpus Domini, presieduta oggi pomeriggio in piazza San Giovanni in Laterano. Il Pontefice ha commentato il Vangelo di Luca, sottolineando come “la fame del popolo e il tramonto del sole sono segni di un limite che incombe sul mondo, su ogni creatura”. Ma proprio nell’ora dell’indigenza, ha spiegato, “Gesù resta in mezzo a noi”. Il Papa ha invitato a riconoscere il valore della condivisione: “Per moltiplicare pani e pesci, Gesù divide quelli che ci sono: proprio così bastano per tutti, anzi, sovrabbondano”. Il miracolo, ha osservato, “non inaugura un complesso rituale magico, ma testimonia la riconoscenza verso il Padre, la preghiera filiale di Cristo e la comunione fraterna che lo Spirito Santo sostiene”. Richiamando la necessità della fede, Leone XIV ha criticato “i calcoli dei discepoli” che “palesano invece la loro poca fede”. Infine, un appello alla responsabilità collettiva: “Davanti alla miseria di molti, l’accumulo di pochi è segno di una superbia indifferente, che produce dolore e ingiustizia”.