Dialogo interreligioso: Firenze, presentato progetto di fraternità a Santa Croce: basilica, moschea e sinagoga aprono insieme le porte

(Foto: Opera Santa Croce)

Un progetto di fraternità, che consolida le relazioni tra le tre grandi religioni abramitiche, ebraismo, cristianesimo e islam, e il ruolo di Firenze come città di pace, come affermava Giorgio La Pira, nel cuore nel complesso monumentale di Santa Croce. A presentarlo ieri sera nel cenacolo di Santa Croce, in occasione dell’apertura del Festival dei Cammini di Francesco, sono state l’Opera e la Comunità dei Francescani di Santa Croce, le comunità ebraica, islamica e cattolica fiorentine, il Comune di Firenze e il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Firenze. Sarà un progetto di fraternità, hanno spiegato i promotori, “coltivato prima di tutto attraverso i luoghi: dopo l’estate è prevista l’apertura congiunta della basilica, della moschea e della sinagoga per l’accoglienza di un pubblico ampio, con iniziative specifiche per creare ponti e far crescere le relazioni tra la città e tutte le sue comunità religiose”. Tra le iniziative anche la celebrazione della Giornata della fraternità che coinvolgerà la comunità islamica, quella ebraica con l’Opera e la Comunità francescana, insieme alla cattedra di Diritto e religione dell’Università di Firenze. “Firenze, attraverso questo progetto di fraternità, riafferma il suo ruolo storico di città della pace e del dialogo” dichiarano la sindaca di Firenze Sara Funaro, la presidente dell’Opera di Santa Croce Irene Sanesi, il rabbino capo di Firenze Gadi Piperno, l’arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli, l’imam di Firenze Izzedin Elzir, fra’ Roberto Liggeri per la Comunità dei Frati francescani di Santa Croce e Irene Stolzi direttrice del Dipartimento di scienze giuridiche dell’Università di Firenze. Tutti uniti nel ribadire che “oggi c’è profonda necessità di gesti concreti che siano segno efficace di speranza. Per questo, tutti insieme, sentiamo forte l’impegno di farci costruttori di ponti culturali e spirituali. Lo spazio urbano della città – dove si aprono le porte della basilica francescana di Santa Croce, della sinagoga e della moschea – così potrà diventare sempre più luogo di accoglienza, di conoscenza reciproca e di incontro”.

 

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