Teano si prepara a vivere la 41ª edizione della Via Crucis, come da tradizione il Martedì Santo, lungo le rampe dell’ex ospedale cittadino alle 20.30 con la partecipazione del vescovo di Teano-Calvi, mons. Giacomo Cirulli.
Protagonista della sacra rappresentazione della passione e morte di Cristo, il Gruppo Scout Teano 1 che da sempre ne cura l’organizzazione e l’animazione. La novità di quest’anno è data dalla partecipazione ai contenuti di alcuni detenuti della casa circondariale “Gian Battista Novelli” di Carinola: “Accompagneremo Cristo sulla via del Calvario, con la voce ‘rauca’ di alcuni uomini che abitano il mondo delle carceri”, spiegano i capi del Gruppo Scout sidicino su Clarus, il periodico on line della diocesi di Alife-Caiazzo (diocesi unita in persona episcopi a Teano-Calvi e Sessa Aurunca). “Attraverso le loro storie e le loro esperienze raccontate in prima persona, sarà l’occasione per assistere ancora una volta al prodigioso duello tra la vita e la morte, scoprendo che nonostante bene e male si intreccino inevitabilmente nella storia e nelle storie di ciascuno di noi, Dio è capace di seminare e far germogliare vita nuova nel solco della vecchia”.
I testi della Via Crucis infatti, raccolti da un volontario che segue il gruppo di catechesi presso l’Istituto di pena di Carinola, sono stati scritti in prima persona, ma danno voce a tanti uomini e donne “che nel mondo condividono la stessa condizione, ma soprattutto condividono la loro volontà di riscatto e di redenzione”.
Già in Avvento, prima di Natale, i giovani Scout del Gruppo Teano 1 sono stati “pellegrini” e portatori di luce presso il carcere “Novelli”, portando la lanterna con la luce di Betlemme giunta direttamente dalla Terra Santa; in questa circostanza il Gruppo guidato dai capi e dall’assistente spirituale, don Luigi Migliozzi, dopo l’incontro con il direttore Carlo Brunetti e alcune educatrici, partecipava alla messa presieduta dal vescovo Giacomo Cirulli e consegnava la luce in segno di pace e di speranza; al termine visitava i laboratori artigianali in cui i detenuti lavorano e vivono una parziale condizione di reintegro sociale.
La Via Crucis rappresenta la continuità di un impegno e della vicinanza che il Gruppo ha manifestato già con la prima esperienza al carcere e vuole contribuire ad aprire gli occhi e la sensibilità di tutti verso un mondo sconosciuto, privato di sogni e di dignità, che si attendere vicinanza e sostegno. Quella in programma a Teano, quest’anno sarà una Via Crucis “insolita e toccante al tempo stesso”, raccontano ancora i capi Scout, “come un vero e proprio segno di speranza, ma soprattutto come un dono ci raggiunge, e ci ricorda, come direbbe Papa Francesco, che ‘tutti, anche da condannati, siamo figli della stessa umanità. Quell’umanità salvata e redenta dalla passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo”.