I giovani disinteressati alla solidarietà? È un luogo comune da sfatare. Ogni anno, oltre 6.000 ragazzi sotto i 28 anni (l’età limite per il servizio civile) si dedicano al volontariato, impegnandosi tramite il bando del servizio civile con le associazioni del MoVI, il principale Movimento del Volontariato Italiano. Il MoVI, che conta 470 associazioni, raggiunge ogni anno più di 250.000 persone in difficoltà, che affrontano disagio economico, esistenziale, fisico, culturale e di salute. “Il rapporto tra i giovani e il volontariato è più positivo di quanto si pensi”, afferma Gianluca Cantisani, presidente nazionale del MoVI. “Ogni anno, tanti giovani scoprono il mondo del volontariato e l’esperienza si rivela formativa. Una parte di loro continua a impegnarsi anche dopo aver concluso il servizio civile, e il nostro obiettivo è far crescere sempre più questo impegno”. Il MoVI offre opportunità in 35 progetti che coinvolgono 84 realtà di volontariato in 13 regioni italiane e oltre 70 città, con i settori di maggiore interesse tra i giovani: protezione civile, assistenza alle persone e promozione culturale. Un altro spazio di impegno si trova nelle scuole. In 13 città italiane, il MoVI realizza insieme a 34 partner il progetto delle “scuole aperte partecipate”, che coinvolge migliaia di ragazzi e genitori nella trasformazione delle scuole in veri e propri “poli civici”, luoghi di partecipazione attiva. Il MoVI, nato nel 1978 da Luciano Tavazza, ha oggi oltre 23.000 volontari e continua a crescere. I Cantieri di cittadinanza, progetti che uniscono gruppi di volontari su temi comuni, promuovono un cambiamento sociale inclusivo, con buone pratiche che si diffondono in tutta Italia. Il MoVI è anche impegnato in iniziative internazionali, come il sostegno alla popolazione ucraina, attraverso missioni a Kiev. Inoltre, il MoVI sostiene il referendum sulla cittadinanza, convinto che il riconoscimento dei diritti dei giovani italiani non possa più essere rimandato. Il movimento sarà in prima linea nel promuovere la campagna per il sì.