Parlamento Ue: i temi della plenaria di marzo. Difesa comune, sicurezza, competitività e salute

Ucraina, difesa comune, sicurezza europea ma anche salute, automotive, migrazione e agricoltura. Sono tantissimi i temi al centro della prossima plenaria del Parlamento europeo, in programma a Strasburgo da lunedì 10 a giovedì 13 marzo, durante la quale l’Eurocamera celebrerà anche la Giornata internazionale della donna. I principali punti dell’agenda sono stati presentati questa mattina a Roma, presso l’“Esperienza Europa” intitolata a David Sassoli, alla presenza anche degli studenti del liceo Pasquale Stanislao Marino. In una settimana caratterizzata dalle riflessioni intorno al tema della difesa comune europea e del piano ReArm Europe, presentato dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, in cima alle priorità degli eurodeputati c’è il dibattito sul sostegno all’Ucraina e sul futuro della sicurezza europea che aprirà i lavori nella giornata di martedì, con il voto previsto invece per mercoledì. Il Parlamento affronterà poi la questione legata al sequestro dei beni russi e l’indipendenza energetica da Mosca: un tema, quello dell’energia, che verrà discusso con la Commissione anche in merito alla competitività europea per l’industria green e l’automotive. Questioni geopolitiche in agenda in emiciclo: il peggioramento della situazione a Gaza dopo la mancata proroga del cessate il fuoco, il sostegno alla ricostruzione della Siria e il nuovo strumento per l’integrazione europea della Moldavia. Si parlerà poi anche di sanità, con una nuova proposta legislativa ideata per affrontare le carenze di medicinali critici e abbattere, così, il gap esistente tra i ventisette Stati membri.
L’incontro, moderato da Alberto D’Argenzio dell’Ufficio stampa del Parlamento europeo in Italia, ha visto la partecipazione degli eurodeputati Flavio Tosi (Popolari), Camilla Laureti (Socialisti e democratici), Alberico Gambino (Conservatori), Ignazio Marino (Verdi) e Danilo Della Valle (Sinistra), intervenuti commentando i temi in agenda. “Garantire la sicurezza dell’Europa significa tutelare anche l’Ucraina, perché Kiev è Europa” ha detto Tosi, che sul tema dell’automotive aggiunge: “Esistono obiettivi condivisi e raggiungibili, è ora che il sistema produttivo si organizzi per raggiungerli”. Laureti sottolinea l’importanza dell’autonomia strategica europea, da conseguire però “senza destinare ad armi e difesa i fondi di coesione: bisogna spendere per una vera difesa europea, finanziando insieme la ricerca per un’Unione che parli con una sola voce”. Difesa e sicurezza anche al centro della visione proposta da Gambino: “La plenaria arriva in un momento di grande fermento per la difesa europea, il sostegno all’Ucraina non è mai stato in discussione ma serve investire nell’industria Ue”. Secondo Marino, “il vero punto da affrontare è il comando comune e l’uniformità della difesa, che garantirebbe un risparmio in scala sugli armamenti”, anche se – evidenzia l’ex sindaco della Capitale – “non sono mai spese ‘belle’ perché, a differenza dei fondi di coesione, servono per uccidere, amputare o ferire”. Infine il punto di Della Valle: “Mentre si sta scrivendo un nuovo ordine mondiale, per una difesa estera comune siamo ancora in fase embrionale”, aggiungendo poi l’urgenza di preservare i fondi strutturali e di sviluppo.

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