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Regno Unito: “patto” tra ebrei e musulmani su valori condivisi e riconciliazione. Card. Nichols, “obiettivo è il bene comune”

“Dò il benvenuto a questa iniziativa dei leader musulmani ed ebrei che vogliono collaborare per il bene comune. Nella mia esperienza coltivare amicizia e rapporti stretti tra i leader religiosi è una parte essenziale del lavoro per costruire coesione sociale e buoni rapporti interreligiosi in questo Paese”. Con queste parole, contenute in un comunicato diffuso dalla Conferenza episcopale inglese, il cardinale Vincent Nichols, primate di Inghilterra e Galles, ha dato il benvenuto a un nuovo accordo, il “Drumlanrig Accord”, firmato dai più importanti leader musulmani ed ebrei del Regno Unito e presentato a re Carlo a Buckingham Palace. Si tratta di un patto di importanza storica perché è la prima volta che i rappresentanti delle undici più importanti denominazioni musulmane ed ebree si sono riuniti per dare vita a un futuro costruito su valori comuni, riconciliazione e responsabilità sociale. Il nuovo patto prende il nome dal castello di Drumlanrig, in Scozia, dove, per tre giorni, dal 14 al 16 gennaio, l’imam britannico Sayed Razawi ha riunito i più importanti leader britannici ebrei e musulmani. La tre giorni è stato soltanto l’ultimo di una serie di incontri durati un anno. Il patto prevede iniziative concrete di collaborazione tra le due religioni e promuove il principio che si può “concordare di non essere d’accordo, assicurandosi che le differenze non portino a divisioni, ma, al contrario, promuovano una comprensione più profonda del punto di vista dell’altro”.

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