La violenza sessuale contro i bambini nella Repubblica democratica del Congo ha raggiunto livelli allarmanti. Un nuovo rapporto Unicef denuncia un fenomeno “endemico e sistemico”, in crescita costante dal 2022 e ormai diffuso in tutte le province del Paese. Nei primi nove mesi del 2025 sono stati registrati oltre 35mila casi di violenza sessuale su minori, mentre nel 2024 i casi erano stati quasi 45mila, tre volte superiori rispetto al 2022.
Le aree più colpite restano Nord Kivu, Sud Kivu e Ituri, segnate da conflitti e sfollamenti, ma casi significativi emergono anche a Kinshasa e nel Kasai, dove povertà e abbandono scolastico aumentano la vulnerabilità delle ragazze. Le adolescenti rappresentano la maggior parte delle sopravvissute, mentre i bambini con disabilità affrontano rischi ancora maggiori.
Nonostante l’aumento del 143% dei minori assistiti tra il 2022 e il 2024, l’Unicef avverte che i tagli ai finanziamenti stanno costringendo alla chiusura spazi sicuri e cliniche mobili. A metà 2025 solo il 23% degli interventi contro la violenza di genere risultava finanziato. L’agenzia Onu chiede al governo congolese e alla comunità internazionale di rafforzare prevenzione, protezione, indagini e sostegno alle vittime, avvertendo che senza un’azione immediata centinaia di migliaia di bambini rischiano di rimanere senza aiuto.