La Consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo II” “accoglie con profonda gratitudine” l’intervento di Papa Leone XIV rivolto all’Anci (Associazione nazionale comuni italiani), in cui il Pontefice ha definito il gioco d’azzardo una “piaga che rovina molte famiglie”. Parole che, secondo la Consulta, confermano anni di allarmi lanciati dalla rete delle Fondazioni antiusura: l’azzardo non è semplice svago, ma un fenomeno che incide sulla salute pubblica, sulla stabilità economica e sulla coesione sociale, colpendo soprattutto i più fragili e alimentando indebitamento e dipendenze.
Il messaggio del Papa, spiega in una nota la Consulta, arriva mentre il Parlamento si prepara a discutere la Manovra 2026, che contiene misure destinate ad ampliare l’offerta di gioco. Tra queste, il nuovo gioco numerico Win for Italia Team per finanziare il Coni, l’adeguamento degli stanziamenti per premi e vincite e un incremento di 80 milioni per la riorganizzazione della rete fisica dei giochi. Interventi che, secondo la Consulta, “rischiano di rafforzare la presenza dell’azzardo proprio mentre il Santo Padre richiama la politica alla tutela dei più vulnerabili”.
Ogni anno migliaia di persone si rivolgono alle Fondazioni antiusura travolte da debiti da gioco, spesso accompagnati da perdita del lavoro, crisi familiari e isolamento. Per questo la Consulta chiede che il dibattito sulla Manovra “metta al centro la salute pubblica e non il gettito fiscale, riconoscendo l’azzardo come fattore di impoverimento e rafforzando la collaborazione con enti locali, scuole e terzo settore”. Le parole del Papa, definite “un faro etico e sociale”, rappresentano per la Consulta un invito a scelte legislative capaci di proteggere le persone più fragili e costruire comunità più giuste e libere dall’azzardo.