Sono più di 1.500 le tonnellate di aiuti umanitari consegnate dal Patriarcato latino di Gerusalemme, nel periodo compreso tra novembre 2024 e ottobre 2025, per rispondere ai bisogni della popolazione della Striscia di Gaza. È quanto emerge dal rapporto “Emergency aid appeal” diffuso dallo stesso Patriarcato Latino in questi giorni. Nel periodo preso in rassegna dal Report si legge che il Patriarcato ha ricevuto 12,49 milioni di dollari: di questi, 6,7 milioni sono stati destinati a Gaza e 5,79 alla Cisgiordania e Gerusalemme. Grazie agli aiuti la parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza City è diventata un centro umanitario, una vera e propria àncora di salvezza per migliaia di civili, combinando presenza spirituale e soccorso concreto. Il Patriarcato ha fornito più di 1,2 milioni di pasti agli sfollati del complesso parrocchiale e delle aree circostanti, raggiungendo circa il 10% della popolazione del nord di Gaza. Nella parrocchia sono stati operativi un piccolo forno, pannelli solari, un centro di assistenza medica, una lavanderia, e tutto ciò che permette una dignitosa permanenza. Quarantotto docenti, cristiani e musulmani hanno tenuto lezioni ai bambini accolti in parrocchia. In Cisgiordania, tra le varie iniziative, sono stati distribuiti 5600 voucher per cibo, fornita assistenza medica per oltre 2mila malati cronici. Nel campo occupazionale sono stati creati 4mila posti di lavoro, mentre per soddisfare l’emergenza abitativa 4mila famiglie, circa 20mila persone, hanno beneficiato di programmi abitativi. Stufe, coperte e indumenti invernali sono stati forniti a 3mila bambini di famiglie vulnerabili. Nel campo dell’istruzione, circa 5.000 studenti hanno goduto di borse di studio complete. Il Patriarcato Latino, viene spiegato nel Rapporto, ha sostenuto le famiglie migranti cristiane costrette a fuggire a causa dell’escalation della violenza nelle regioni settentrionali e meridionali della Terra Santa, concentrandosi sulla fornitura di alloggi sicuri e sicurezza alimentare. Purtroppo, gli sforzi fatti nel campo umanitario non bastano, si legge nel Rapporto, e tante sono ancora le sfide da affrontare nel futuro che va pianificato, soprattutto a Gaza. “In questo tempo – dichiara il card. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme – come Chiesa abbiamo sperimentato che la fiducia reciproca ci fa vedere la realtà in modo costruttivo e positivo. Quando manca la fiducia, perdiamo la capacità di discernere correttamente. La fiducia nata in mezzo alla tragedia ci ha fatto capire che siamo chiamati non solo a prenderci cura degli altri, ma anche a essere come i piccoli del Vangelo”.