Elezioni regionali: vescovi pugliesi, appello al voto, “Non partecipare significa indebolire la democrazia”

“Non partecipare significa indebolire la democrazia, perché le decisioni che riguardano tutti finiscono per essere prese solo da una parte degli elettori”: è un forte invito al voto quello che la Commissione regionale Problemi sociali e Lavoro, Giustizia e Pace della Conferenza episcopale pugliese lancia in vista del rinnovo della Presidenza e del Consiglio regionale fissato per domenica 23 e lunedì 24 novembre. Un appello diretto soprattutto ai cattolici: “Restare indifferenti significa rinunciare a contribuire a generare quella speranza che potrebbe rallentare l’esodo dei nostri giovani, costretti all’emigrazione per cercare lavoro”. Un fenomeno, emerge dalla nota, che “sta impoverendo l’intero Meridione e che non risparmia la regione Puglia, in particolare le aree interne”. Ai candidati i vescovi chiedono “coerenza e capacità di visione”. In questo momento, si legge nella nota, “è importante riscoprire il valore del bene comune, che ci lega gli uni agli altri come membri di una stessa comunità”. Da qui la richiesta di “un impegno, specialmente a coloro che si riconoscono nei valori del Vangelo, che abbia come orizzonte le prossime generazioni. Si tratta di un processo complesso ma entusiasmante – prosegue la nota – che richiede un cambio di paradigma capace di orientare il futuro della regione”. Tra le urgenze indicate dai vescovi emergono “la dignità della persona, la giustizia sociale, l’equità del lavoro e dei servizi, la custodia del creato e la sostenibilità, l’attenzione all’agricoltura e all’industria, la cura delle aree interne e l’impegno per affrontare l’emergenza demografica, sostenendo politiche migratorie lungimiranti”. E citando l’esperienza della 50ma Settimana Sociale di Trieste, la nota conclude: “La democrazia non sia solo un’istituzione, ma un tessuto vivo che si nutre di partecipazione e attenzione reciproca. Non cediamo alla rassegnazione e alla sfiducia. Accogliamo l’esercizio del voto come un gesto di speranza e fraternità, capace di aprire una nuova prospettiva per la Puglia, per l’Italia e per la custodia del Creato”.

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