“Un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo” (Ef 4,5). È il motto del viaggio apostolico di Papa Leone XIV in Turchia, per il 1700° anniversario del Concilio di Nicea. “Il logo si sviluppa in un cerchio che racchiude il Ponte dei Dardanelli, alludendo all’incontro tra Asia ed Europa e a Cristo come ponte tra Dio e l’umanità”, si legge nella descrizione: “Sotto il ponte scorrono onde che evocano l’acqua battesimale e il lago di İznik; a destra si erge la Croce del Giubileo 2025, mentre in alto a sinistra tre cerchi intrecciati rappresentano la Santissima Trinità”. L’insieme esprime visivamente il motto del viaggio: “il cerchio simboleggia l’unicità di Dio, il ponte l’unica fede che unisce i popoli, le onde il battesimo che rigenera i figli di Dio, invitando a costruire fraternità e dialogo tra Oriente e Occidente”. “Beati gli operatori di pace”, dal Vangelo di Matteo, è invece il motto del viaggio papale in Libano, che contiene il messaggio centrale della Visita: “confortare il popolo libanese incoraggiando il dialogo, la riconciliazione e l’armonia tra tutte le comunità”. Il logo raffigura il Papa con la mano destra alzata in segno di benedizione, affiancato da una colomba che simboleggia la pace e da un cedro che rappresenta il Libano con la sua ricca storia di fede e di armonia interreligiosa. A destra la Croce-ancora del Giubileo 2025 significa la speranza saldamente fondata sulla fede in Cristo. I colori blu profondo e rosa tenue, verde e azzurro esprimono serenità, unificati dal bianco che riflette l’anelito del Libano alla pace.