Vescovi Emilia-Romagna: rinnovato con la Regione accordo triennale su turismo lento e cammini religiosi

(Foto Risveglio Duemila)

“Il passo lento è adatto anche ai giovani che vanno sempre di corsa. Impone una riflessione su quello che abbiamo intorno. È occasione di incontro e di scambio”. Lo ha detto mons. Giovanni Mosciatti, vescovo di Imola e delegato della Commissione Ceer (Conferenza episcopale Emilia-Romagna) per la pastorale del tempo libero, turismo, sport e pellegrinaggi, commentando il rinnovo dell’accordo triennale tra Regione Emilia-Romagna e Conferenza episcopale regionale. Il protocollo, firmato oggi, punta a promuovere il turismo lento, valorizzare i cammini religiosi e l’iniziativa “Monasteri Aperti”, con particolare attenzione ai giovani e allo sviluppo delle comunità locali. “Questo protocollo – ha spiegato mons. Mosciatti – vuole essere la prosecuzione di una collaborazione fondata sulla convinzione che solo attraverso un cammino insieme possiamo dare vita a qualcosa di bello”. In aumento del 15% nel 2025 i turisti sui cammini giubilari, quattro dei quali su sette si trovano in Emilia-Romagna. “Si aiutano le piccole comunità a rimanere vive – ha aggiunto il vescovo – e a valorizzare quel patrimonio materiale e immateriale che è la fede della gente semplice dei nostri territori”. Le assessore Frisoni e Allegni hanno sottolineato il valore del turismo religioso come proposta sostenibile che unisce cultura, spiritualità e natura, con oltre 4.700 strutture ricettive e 22 itinerari attivi.

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