Venezuela: card. Porras, autorità civili hanno impedito in ogni modo che presiedesse la messa ieri, nella città natale di San José Gregorio Hernández, militari gli hanno intimato il ritorno a Caracas

Un grave episodio di boicottaggio da parte delle autorità civili venezuelane ha coinvolto il card. Baltazar Porras, arcivescovo emerito di Caracas, che ha denunciato l’accaduto attraverso i propri profili social network. In pratica, è stato fatto in modo che il porporato non potesse raggiungere ieri Isnotú, città natale di San José Gregorio Hernández, canonizzato una settimana fa, per presiedere l’eucaristia di ringraziamento, in occasione della sua festa liturgica. Il card. Porras ha raccontato che sabato, alla vigilia della festa liturgica, il viceministro del Culto del Governo Maduro ha chiamato la Conferenza episcopale, per avvertire che la sua presenza “non era opportuna”, perché “avevano notizie di disordini che avrebbero potuto verificarsi lì”. Tuttavia, il cardinale ha sostenuto che avrebbe solo presieduto l’eucaristia di ringraziamento e non vedeva in questo alcun reato, confermando, di fatto, il suo viaggio. A quel punto, il boicottaggio è continuato. Anche la compagnia aerea con cui avrebbe dovuto viaggiare fino alla città natale del santo lo ha informato che il viaggio era annullato fino al 28 ottobre. “Hanno solo chiesto scusa”, ha commentato il cardinale. In seguito, però, il volo sarebbe partito regolarmente, secondo quanto ricostruito dal cad. Porras, il quale ha deciso di prendere un volo privato per raggiungere la sua destinazione. Quando era “in pieno volo, hanno informato i piloti che dovevano fare scalo a Barquisimeto”, perché c’erano venti molto forti all’aeroporto di Valera, e questo era stato chiuso. “Ci siamo resi conto che stava accadendo qualcosa di strano”, racconta Porras, perché dopo l’annuncio “siamo riusciti a ottenere informazioni dirette che l’aeroporto di Valera non era affatto chiuso”. Alla fine, dei militari “armati fino ai denti”, hanno intimato al porporato di tornare a Caracas, con l’argomento che “ricevevano ordini dall’alto”.
In seguito a questo grave fatto, la Conferenza episcopale venezuelana (Cev) ha emesso un comunicato esprimendo “pubblicamente la sua profonda solidarietà e sostegno a Porras, e sottolineando “il ruolo fondamentale e instancabile che il cardinale Porras ha svolto nei processi che hanno portato alla canonizzazione di San José Gregorio”, oltre che nel processo di canonizzazione di santa Carmen Rendiles.

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