La Commissione europea ha firmato la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità informatica a nome dell’Ue. La firma, annunciata da una nota dell’esecutivo europeo, è avvenuta insieme a quella di 64 altri Paesi del mondo ad Hanoi, in Vietnam, nel corso di una conferenza di alto livello delle Nazioni Unite. Il documento era stato adottato il 24 dicembre 2024 dall’Assemblea generale Onu. “La convenzione rafforza la capacità dell’Ue di combattere la criminalità informatica insieme ai partner internazionali”, si legge nella nota europea. Il documento definisce gli standard globali per prevenire e combattere la criminalità informatica e garantisce al contempo l’intensificazione della cooperazione internazionale e la tutela dei diritti fondamentali. Indica come perseguibili penalmente l’abuso sessuale sui minori, le frodi online e gli attacchi ransomware, specifica elementi in merito all’estradizione degli indagati e lo scambio di prove elettroniche, nonché per la criminalizzazione dei reati informatici. “La lotta alla criminalità informatica è una priorità per l’Ue”, commenta Bruxelles. “Non conosce confini e può causare interruzioni di servizi essenziali, perdite finanziarie per privati e aziende e compromettere informazioni personali e sensibili”. Grande soddisfazione è stata espressa dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres: è “una vittoria per le vittime di abusi online” e “un percorso chiaro per investigatori e pubblici ministeri” per superare gli ostacoli alla giustizia quando crimini e prove attraversano più confini. Anche il Parlamento europeo dovrà approvare la firma, mentre gli Stati membri dell’Ue firmeranno e ratificheranno secondo le rispettive procedure nazionali.