“Un luogo di bellezza, un luogo di speranza, un luogo dove ognuno di noi ritrova la propria identità”. Così mons. Francesco Massara, arcivescovo di Camerino-San Severino Marche, commenta la riapertura del museo diocesano e del Palazzo vescovile, restituiti alla comunità a nove anni dal terremoto. “È un momento importantissimo per questa nostra comunità – afferma – perché finalmente riapriamo questo luogo, che rappresenta anche una rinascita per tutto il territorio”. Il museo, aperto dal 16 ottobre, ha già accolto oltre 1.000 visitatori, più della metà provenienti da fuori Camerino, inclusi turisti da Danimarca, Canada, Polonia e Australia. Mons. Massara sottolinea il valore culturale e spirituale dell’iniziativa: “Si potranno ammirare tante opere di una grande bellezza, non solamente per noi, ma anche per l’intera Italia e per il mondo intero”. Un patrimonio che torna fruibile e si fa segno di ripartenza: “Siete tutti benvenuti, vi aspettiamo – conclude – e sicuramente potrete godere di una bellezza unica al mondo”.