Sarà l’arcivescovo di Pompei, mons. Tommaso Caputo, a dare inizio all’Anno giubilare, domenica 29 dicembre. Il pastore della Chiesa di Pompei presiederà, in santuario, la solenne concelebrazione eucaristica di apertura del Giubileo 2025.
Alle 10, i fedeli delle comunità parrocchiali, delle associazioni, dei movimenti e dei gruppi ecclesiali si raduneranno nel cortile del Centro educativo “Bartolo Longo”, per raggiungere, in processione, la basilica mariana dove, alle 11, l’arcivescovo Caputo celebrerà la santa messa.
Per la Chiesa di Pompei il 2025 sarà un anno particolarmente significativo. L’Anno giubilare ordinario, dal tema “Pellegrini di speranza”, coincide, infatti, provvidenzialmente con il 150° anniversario dell’arrivo del quadro della Vergine del Rosario a Pompei, avvenuto il 13 novembre del 1875. Dunque, un Giubileo nel Giubileo per la Chiesa pompeiana, in occasione del quale mons. Caputo ha indirizzato alla città e ai fedeli una lettera pastorale in cui ha ricordato come l’arrivo del quadro abbia segnato il nuovo inizio di Valle di Pompei, diventata la “Nuova Pompei” di Bartolo Longo. “Ma neppure il suo Fondatore – ha scritto l’arcivescovo – poteva aver chiaro ciò che sarebbe accaduto in seguito; ciò che sarebbe diventata quella landa sperduta bonificata da una fede che dava frutti concreti, cambiava il mondo intorno molto più dei piani di risanamento sociale. Nascevano le opere, soprattutto, si tracciava e si delineava la via di un futuro che oggi possiamo forse cogliere in uno dei passaggi cruciali […] Ora siamo noi, la comunità intorno alla quale si è formato un nucleo urbano, la misura della fedeltà di un progetto senza uguali, un sogno che ha visto la luce: prima la fede, poi le opere, infine la nuova città”.
Il santuario di Pompei è stato inserito, inoltre, nell’elenco dei luoghi del mondo che è possibile visitare per conseguire l’indulgenza. I fedeli potranno conseguirla se, individualmente, o in gruppo, visiteranno qualsiasi luogo giubilare e lì, per un congruo periodo di tempo, si intratterranno nell’adorazione eucaristica e nella meditazione, si confesseranno e si accosteranno al sacramento della santa Comunione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e invocazioni a Maria.