Papa Francesco: “i film del neorealismo ci hanno formato il cuore”. Oggi “servono occhi capaci di fendere il buio della notte”

“I film del neorealismo ci hanno formato il cuore e ancora possono farlo. Direi di più: quei film ci hanno insegnato a guardare la realtà con occhi nuovi. Ho apprezzato moltissimo che questo libro colga questo aspetto fondamentale: il valore universale di quel cinema e la sua attualità quale importante strumento per aiutarci a rinnovare il nostro sguardo sul mondo. Quanta necessità abbiamo oggi d’imparare a guardare!”. Così Papa Francesco nell’intervista a mons. Dario Edoardo Viganò contenuta nel libro “Lo sguardo: porta del cuore. Il Neorealismo tra memoria e attualità” (Effatà Editrice) che sarà presentato il 21 luglio all’Ambascia d’Italia presso la Santa Sede. “La difficile situazione che stiamo vivendo, segnata a fondo dalla pandemia – prosegue il Santo Padre -, genera preoccupazione, paura, sconforto: per questo servono occhi capaci di fendere il buio della notte, di alzare lo sguardo oltre il muro per scrutare l’orizzonte. Oggi è tanto importante una catechesi dello sguardo, una pedagogia per i nostri occhi spesso incapaci di contemplare in mezzo all’oscurità la ‘grande luce’ (Is 9,1) che Gesù viene a portare”. Poi il Papa racconta: “La strada di Fellini è il film che forse ho amato di più. M’identifico molto in quel film, in cui troviamo un implicito riferimento a san Francesco. Fellini ha saputo donare una luce inedita allo sguardo sugli ultimi”.

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