Invalidità civile e valutazione multidimensionale. Locatelli: “Semplificare e sburocratizzare le procedure”

I due decreti attuativi riguardano la definizione della condizione di disabilità e i livelli essenziali delle prestazioni in favore delle persone con disabilità, che stabilisce che a determinarli sarà una specifica cabina di regia, della quale faranno parte le federazioni più rappresentative delle associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie

(Foto: Aifo)

Il Consiglio dei ministri ha approvato, venerdì 3 novembre, due decreti attuativi della legge 22 dicembre 2021, n. 227 “Delega al governo in materia di disabilità”. Uno riguarda la definizione della condizione di disabilità. L’altro i livelli essenziali delle prestazioni in favore delle persone con disabilità, che stabilisce che a determinarli sarà una specifica cabina di regia, della quale faranno parte le federazioni più rappresentative delle associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie.

Il decreto maggiormente rappresentativo del cambio di prospettiva e di approccio al tema delle disabilità riguarda la valutazione dell’invalidità di base e multidimensionale: definisce la condizione di disabilità, introduce l’accomodamento ragionevole, riforma le procedure di accertamento e la valutazione multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del progetto di vita individuale e personalizzato. La riforma è una tappa importante per la piena applicazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e si allinea a quanto previsto dall’Agenda europea 2021-2030.

(Foto Siciliani – Gennari/SIR)

“Stiamo vivendo un momento storico, strategico e di cambiamento, questo decreto è legato al Pnrr quale riforma fondamentale per il nostro Paese e indietro non si torna – spiega il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli -.

Cambiare la prospettiva sul tema disabilità e introdurre nuove procedure è indispensabile per garantire i diritti e la piena partecipazione alla vita civile e sociale, per innovare e contemporaneamente migliorare la qualità della vita di tutti”.

“L’introduzione del progetto di vita, per valutare le disabilità e garantire una presa in carico completa della persona, dal punto di vista sanitario, socio sanitario e sociale – aggiunge il ministro Locatelli – consentirà di superare le estreme frammentazioni di prestazioni, servizi e misure e la riforma del sistema di valutazione dell’invalidità civile è fondamentale per semplificare e sburocratizzare gli attuali percorsi complessi, eliminare le ripetute visite di controllo e per ottenere certificati e visite mediche in tempi più accettabili”.

“Con questo decreto attuativo – chiarisce Locatelli – intendo

mettere la persona al centro,

saranno le Istituzioni a doversi muovere per garantire il coordinamento di misure e servizi. Le procedure entreranno in vigore con una sperimentazione che partirà il 1° gennaio 2025 e avrà la durata di 12 mesi. Finito l’iter di approvazione della norma, come previsto dalla milestone del Pnrr entro giugno 2024, quindi dopo il passaggio in Conferenza unificata e al Consiglio di stato e prima di andare ai pareri delle commissioni interessate di Camera e Senato, inizieremo un intenso percorso di formazione che coinvolgerà enti e territori per l’elaborazione del progetto di vita”.

(Foto ANSA/SIR)

La Fish-Federazione italiana per il superamento dell’handicap accoglie con favore l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri di questi due decreti applicativi della legge delega al Governo in materia di disabilità. “Due passaggi fondamentali”, secondo la Fish, “per la costruzione di una norma che modificherà sostanzialmente il nostro sistema. Il Cdm ha approvato la valutazione di base, la valutazione multidimensionale ed il budget di progetto per l’elaborazione e l’attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato”.
“C’è un passaggio nei testi di cui attualmente disponiamo che ci soddisfa particolarmente, ovvero la definizione di condizione di disabilità sia dal punto di vista della prospettiva individuale, sia dell’interazione con l’ambiente. E questo, com’è noto, è uno dei temi cruciali della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità che resta per noi il principale punto di riferimento e che dovrà esserlo anche nella concreta applicazione della legge delega. Appena i testi saranno resi ufficialmente pubblici li esamineremo, pronti a portare le nostre istanze rispetto ad eventuali miglioramenti che riterremo necessari. Continueremo a lavorare per la creazione di un quadro normativo volto effettivamente a garantire i diritti e il benessere delle persone con disabilità in Italia”, dichiara il presidente della Fish, Vincenzo Falabella.

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