Leone XIV. Buonomo: “Rilancia la potenza della mitezza e del dialogo per costruire la pace”

Il professore di diritto internazionale all'Università Lateranense: “Un uomo pronto a guidare la Chiesa universale e ad affrontarne le sfide attingendo forza dal Vangelo, che rilancia il tema dell'accoglienza e la necessità di costruire ponti e non innalzare muri”

(Foto Calvarese/SIR)

Un Papa che fa della mitezza, del dialogo e della costruzione di ponti la cifra del suo ministero. Così è apparso Leone XIV nel suo primo incontro, subito dopo l’elezione, con il popolo di Dio. Vincenzo Buonomo, professore di diritto internazionale alla Pontificia Università Lateranense, commenta l’elezione del nuovo Pontefice.

(Foto Siciliani – Gennari/SIR)

Professore, è rimasto sorpreso dalla scelta dei cardinali?
Attendevamo la nomina del successore di Pietro e, al di là dei pronostici più o meno attendibili che si erano rincorsi nei giorni scorsi, la fantasia dello Spirito Santo, la sua creatività ci ha sorpreso ancora una volta perché il Signore ha consentito che la Chiesa potesse avere il Papa necessario in questo momento. Leone XIV

è il Pontefice al quale Dio ha pensato per noi in questa complessa fase storica.

Che segnale costituisce la sua elezione?
Tutti i pontefici sono successori di Pietro; come tali la loro funzione è confermare i fratelli nell’episcopato ed essere pastori di un gregge. Leone XIV tiene insieme “il nord e il sud del mondo” per quanto riguarda la sua formazione e la sua attività pastorale; tiene insieme la conoscenza del dritto, della matematica e della teologia; ha dimostrato capacità di visione e di “governo” a livello mondiale perché oltre ad essere stato vescovo della diocesi di Chiclayo, in Perù, ha ricoperto per due mandati l’incarico di priore generale dell’Ordine di Sant’Agostino. Avendo inoltre guidato come prefetto il Dicastero per i vescovi ed essendo membro della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vatican, è anche uomo di Curia, ne conosce in modo approfondito il funzionamento e ne ha vissuto dall’interno le ultime riforme.

Insomma, è un uomo “ad extra” ma anche “ad intra”, perfettamente consapevole dei meccanismi con i quali avrà a che fare.

Come legge la scelta del nome?
Il primo pensiero di tutti è andato a Leone XIII, il Papa della Rerum novarum, ma io preferisco risalire a Leone Magno che, disarmato ma deciso, affrontando le sfide del suo tempo, il V secolo, è riuscito a fermare Attila alle porte di Roma. Come Leone Magno allora, ieri, nel saluto che in poche ma dense frasi delinea il suo programma di pontificato,

il Santo Padre si è rivelato un uomo pronto a guidare la Chiesa universale affrontando le sfide odierne e invitando tutti a operare nel mondo per il dialogo e la pace, attingendo forza dalla fede e dal Vangelo.

Leone XIV ha ricordato l’ultimo augurio di pace di Papa Francesco, il giorno di Pasqua, e sulla pace ha incentrato il suo primo saluto…
Un mondo che ha un disperato desiderio di pace ha sentito risuonare nelle parole del nuovo Pontefice questo termine declinato in tutte le sue forme, perché la pace è anzitutto legata al cuore dell’uomo, e quindi allo sforzo che individualmente ognuno di noi è chiamato a compiere; la pace è legata ai rapporti tra le persone, e quindi tra le comunità, e questo è il secondo passaggio; la pace diventa infine disarmo e disarmante, ossia in grado di disarmare, di neutralizzare i meccanismi che innescano i conflitti. Il nuovo Papa ha indicato inoltre una linea che può essere interpretabile sul piano dei rapporti nella famiglia umana, non dei rapporti internazionali, ma proprio all’interno della famiglia umana, quando ha esortato a costruire ponti di dialogo. Ha mostrato una Chiesa custode della propria missione e che si pone all’esterno per incarnare l’annuncio della buona novella e portarlo a tutte le genti, nessuno escluso. Un annuncio sintetizzato nel saluto “pace a voi”, non una pace teorica o generica, ma quella che deriva dal Cristo Risorto.

Quindi una Chiesa accogliente e missionaria
Qui emerge la sua esperienza diretta, i suoi 13 anni di missione in Perù e poi la guida della diocesi di Chiclayo, sempre con spirito missionario e grande attenzione ai poveri, alla quale ha rivolto un saluto in lingua spagnola. Mi è sembrato un gesto molto bello che dice la sua delicatezza e il legame mantenuto con la Chiesa che lo ha avuto come pastore, definita “la mia amata diocesi di Chiclayo”. Del resto, ritornando alle riforme avviate da Papa Francesco nella Curia romana, la missionarietà è diventato il primo obiettivo: evangelizzazione e missionarietà. Anche questo è un elemento che Leone XIV ha voluto riprendere e rilanciare in continuità con il suo predecessore, così come

l’importanza di essere una Chiesa sinodale, che cammina insieme.

Infine un pensiero alla Madonna di Pompei e la recita dell’Ave Maria insieme al popolo di Dio…
In questo modo ha realmente toccato il cuore delle persone perché la preghiera mariana è la preghiera a noi più familiare, invocare la Madre è abbandonarsi alla sua tenerezza e protezione.

Leone XIV rappresenta in un certo senso un mix tra Stati uniti e America latina, abbraccia vari mondi e varie culture. Che segnale può dare la sua elezione all’amministrazione Trump?  

Rilancia sicuramente il tema dell’accoglienza, la necessità di costruire ponti e non innalzare muri, siano muri materiali ma anche economici come i dazi, o culturali.

E soprattutto respinge l’idea del conflitto, il grande “muro” per eccellenza che non si riesce ad abbattere e dal quale scaturiscono odi, divisioni e guerre. Oggi, anziché sedersi intorno ad un tavolo sembra si preferisca fare la guerra, e il conflitto si accende progressivamente in diverse parte del pianeta. Quanto sta avvenendo in India e Pakistan è solo l’ultimo degli episodi. Occorre invece accettare l’idea di tornare a negoziare, di tentare di comprendere le ragioni dell’altro.

E’ davvero importante avere un Papa che fa della mitezza, del dialogo, della costruzione di ponti la cifra del suo pontificato.

Dovrebbe essere questo lo stile e il metodo per arrivare ad una pace globale.

 

 

 

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