La Gmg più verde di sempre scalda i cuori, non il pianeta

L’incontro di Lisbona sarà un’occasione per testimoniare la cura del Creato: tra le iniziative anche un’app che calcola le emissioni. Il parco della Veglia finale, riqualificato, rimarrà in eredità alla città

(Foto Avvenire)

L’incontro di Lisbona sarà un’occasione per testimoniare la cura del Creato: tra le iniziative anche un’app che calcola le emissioni. Il parco della Veglia finale, riqualificato, rimarrà in eredità alla città Lisbona ha un sogno: realizzare la Gmg più verde di sempre. Fin dall’inizio gli organizzatori della Giornata mondiale della gioventù hanno guardato come a un faro alla cura del creato insegnata dalla dottrina sociale della Chiesa e ribadita dall’enciclica Laudato si’ e si sono dati da fare per creare un evento grande ma sostenibile.
Già, perché l’organizzazione di una Giornata mondiale della gioventù che raduna persone da tutto il mondo ha un impatto: sicuramente sociale, visto che l’incontro crea legami indelebili, ma anche ambientale. La capitale portoghese si è dovuta preparare con strutture e materiali all’arrivo di centinaia di migliaia di persone tra pellegrini, volontari, sacerdoti e giornalisti che giungeranno sul posto in aereo, pullman e treno e per una settimana saranno ospiti della città anche dal punto di vista delle risorse alimentari e idriche.
Proprio da queste considerazioni e dalla frequentazione con la gioventù, che è l’attrice protagonista dell’evento ma anche la fascia d’età più attenta alla crisi climatica, è venuto lo spunto di usare il palco internazionale della Giornata mondiale come un megafono, da un lato per accendere i riflettori sull’emergenza ecologica e dall’altro per testimoniare come, anche i grandi eventi, possono essere vissuti all’insegna della sostenibilità.

Anzitutto, per compensare almeno una parte dell’impronta ecologica lasciata dalle attività di logistica e partecipazione dell’evento, la Fondazione della Gmg portoghese in collaborazione con l’associazione Global Tree Initiative ha lanciato una grande campagna di piantumazione di alberi a livello mondiale. Persone singole, gruppi e diocesi sono stati invitati a scegliere le specie più adatte alla crescita nel loro territorio di origine, a piantare alberi, a dedicarli alla Gmg e infine a prendersene cura nel tempo. L’iniziativa è stata sposata negli scorsi mesi da realtà di vari Paesi e oggi gli alberi piantati e intitolati alla Gmg sono già 17mila, tutti geolocalizzati su una mappa disponibile sul sito ufficiale della Giornata.

Le piante hanno messo radici per lo più in Portogallo, dove persino gli ospiti del Centro psichiatrico di Lisbona hanno voluto contribuire facendo attecchire in cortile dieci ulivi, che hanno poi intitolato al grande evento: un bell’esempio di come la sostenibilità ambientale possa fare il paio con quella sociale e promuovere così una visione di fratellanza realmente universale.
Nel cumulo dell’eredità verde che la Gmg portoghese vuole lasciare dietro di sé c’è poi il “Campo da Graça”, un grande parco sul fiume Tago sul quale in passato sorgeva una discarica e che è stato riqualificato proprio per ospitare la Messa conclusiva dei giovani con il Papa. Il campo resterà alla città e sarà un polmone verde che continuerà a pareggiare le emissioni prodotte dalla Giornata mondiale.

A livello individuale, per cercare di bilanciare il conto sempre aperto con il creato, i giovani di Lisbona potranno usare anche l’app ufficiale dell’evento.

Nello strumento digitale, in collaborazione con due società di gestione dei rifiuti portoghesi, è stato integrato anche un calcolatore dell’impronta di carbonio.
Raccogliendo i dati con quattro questionari, l’app analizza i comportamenti e le scelte fatte da ciascun pellegrino per arrivare e vivere la Giornata mondiale della gioventù e – in base al tipo di viaggio, alla soluzione di soggiorno, all’alimentazione e alle bevande consumate durante l’evento e al numero di docce fatte – restituisce una stima delle emissioni di gas serra aggiunte in atmosfera. Per dare una mano ai ragazzi a ottenere il punteggio più basso possibile i kit forniti dall’organizzazione a pellegrini e volontari includono borracce per limitare la produzione e il trasporto di bottiglie di plastica; gli imballaggi del merchandising sono stati ridotti al minimo e i rifiuti che inevitabilmente si creeranno seguiranno una filiera controllata di raccolta in punti per la differenziata e il riciclo. Al programma pratico di sostenibilità allegato alla preparazione della Giornata mondiale della gioventù se ne aggiunge infine uno più teorico. L’ecologia integrale – tema di riflessione degli incontri preparatori RiseUp, svoltisi a livello locale tra i partecipanti – dà il titolo alla quarta Conferenza internazionale sulla cura del creato che precederà la Gmg e si terrà all’Università cattolica del Portogallo il 31 luglio. I giovani dialogheranno con esperti per cercare stili di vita nuovi, adatti a rispondere alle sfide culturali, spirituali, educative e ambientali delle generazioni presenti e future.

(*) pubblicato su Avvenire

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