Intelligenza artificiale: Bennato (Univ. Catania), “le relazioni affettive entrano nella sfera dell’IA”

(Foto SIR)

“Stiamo assistendo a un cambiamento rapido, che ci mette di fronte a forme inedite di digitalità e a modi nuovi di vivere le relazioni”. Lo ha detto Davide Bennato, docente di sociologia dei media digitali dell’Università di Catania, intervenendo al convegno “IA. Un territorio da esplorare tra confini e sconfinamenti”, in corso nell’auditorium del Disum al Monastero dei Benedettini e promosso da Aiart con l’ateneo, Meter e la diocesi. Il relatore ha spiegato che l’IA è ormai una “commodity”, ricordando che “sono passati appena due anni dal lancio di ChatGPT e oggi la utilizziamo come un’estensione naturale del nostro sistema comunicativo”. Ha introdotto il tema della digitalità emotiva a partire da un episodio scolastico: “Una mia studentessa mi raccontò di una compagna che faceva analizzare a ChatGPT gli screenshot di WhatsApp con il fidanzato”. Da quell’episodio, ha aggiunto, è emersa “una letteratura interessante” che studia l’uso dell’IA come supporto alle relazioni affettive. Bennato ha richiamato il caso del produttore musicale Chris Smith, che ha personalizzato un assistente vocale chiamandolo Soul e ha finito per “provare un sentimento di affetto” nei suoi confronti, pur avendo una vita familiare stabile. “Passare molte ore al giorno con una collaboratrice digitale ha prodotto in lui una forma di coinvolgimento emotivo”, ha osservato, ricordando anche le reazioni suscitate dal reset automatico del sistema. Per il docente, questi casi mostrano che “le relazioni con l’IA non sono più un’ipotesi, ma una pratica che prende forma nella quotidianità”.

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