Intelligenza artificiale: don Marraffa (Aiart), “la dignità umana non può essere calcolata, no algocrazia”

(Foto SIR)

“La dignità umana non può essere calcolata. Nessun algoritmo potrà decidere sul valore dell’uomo”. Così don Oronzo Marraffa, segretario della Commissione regionale cultura e comunicazione sociale della Cep (Conferenza episcopale pugliese) e consulente ecclesiastico Aiart, presentando al convegno organizzato da Aiart con l’Università di Catania, Meter e la diocesi una riflessione sul profilo etico dell’IA delineato da Papa Francesco al G7 del 2024. Il sacerdote ha ricordato che l’innovazione digitale “tocca tutti gli aspetti della vita, sia personali sia sociali” e che l’intelligenza artificiale si trova “al cuore del cambiamento d’epoca che stiamo attraversando”. Quindi, ha richiamato le parole del Papa sul rischio di “una più grande ingiustizia fra nazioni avanzate e nazioni in via di sviluppo” e dell’indebolimento della “cultura dell’incontro”. Al centro dell’intervento anche la necessità di garantire “uno spazio di controllo significativo dell’essere umano sul processo di scelta dei programmi di intelligenza artificiale”, perché l’uomo “è sempre in evoluzione ed è capace di sorprendere”, mentre la macchina si limita al calcolo. Don Marraffa ha osservato che una macchina “assume un forte ruolo emotivo” ma non possiede “coscienza, né conoscenza vera del mondo”, citando l’avvertimento del Papa che l’IA “più che generativa, è rafforzativa”. Da qui l’urgenza di un’algoretica che eviti derive di “algocrazia” e orienti la tecnologia al servizio della persona.

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