Un Festival internazionale di poesia dal 14 al 17 ottobre, organizzato insieme all’Associazione culturale ‘EstroVersi’ di Bologna e all’Accademia Internazionale ‘Mihai Eminescu’ di Craiova (Romania), la terza edizione della rassegna ‘Pauca et rationabilia’ dal 13 al 16 novembre e poi tavole rotonde, incontri con l’autore, presentazioni di libri, corsi e laboratori. Sono alcuni degli eventi che compongono il programma delle iniziative proposte dalla Biblioteca statale del Monumento nazionale di Santa Scolastica, in occasione del riconoscimento di Subiaco come Capitale italiana del Libro 2025. “La programmazione – spiega dom Fabrizio Messina Cicchetti, direttore della Biblioteca – vedrà coinvolti studiosi, scrittori e ricercatori che operano in vari settori, soprattutto negli Atenei italiani ed esteri.” Un altro evento centrale nella programmazione, aggiunge il direttore, “è l’accettazione da parte della Biblioteca Apostolica Vaticana della proposta di prestito della Bibbia di Gutenberg e l’intesa avviata con la Biblioteca Angelica di Roma per avere a Subiaco anche il De Oratore di Cicerone stampato a Santa Scolastica nel 1465. La mostra di questi due ‘ospiti d’onore’ all’interno dell’Esposizione permanente della nostra Biblioteca permetterà di affiancarli agli altri incunaboli sublacensi, ossia il trittico di Lucio Firminio Lattanzio De divinis institutionibus, il De ira Dei e il De opificio Dei (Subiaco 1465) e il De Civitate Dei di sant’Agostino (Subiaco 1467)”. Parte integrante del programma, spiega dom Messina Cicchetti, è anche “la collaborazione con l’IIS Quarenghi-Braschi e con l’Istituto Comprensivo di Subiaco che ha permesso la partecipazione di alcuni studenti a supporto dei servizi di accoglienza e guida nell’Esposizione permanente della Biblioteca. Questo grazie all’attivazione del Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) e alla promozione di un progetto educativo sulla storia del monachesimo e sull’introduzione in Italia della stampa a caratteri mobili realizzato da docenti e allievi dei due Istituti”. “Tutti questi eventi – conclude il direttore – sono frutto del confronto con il nostro vice Direttore, dom Mariano Grosso, recentemente scomparso. Gli sarò sempre grato per i preziosi consigli che mi ha dato in questi anni di collaborazione e per l’esempio che ha saputo offrire a tutti con discrezione e puntualità, forte degli insegnamenti di san Benedetto”.