La Chiesa in Italia aderisce all’invito di Leone XIV a “vivere la giornata del 22 agosto in digiuno e preghiera” per supplicare il Signore “che ci conceda pace e giustizia e che asciughi le lacrime di coloro che soffrono a causa dei conflitti in corso”. E chiede alle comunità ecclesiali di invocare il dono della riconciliazione per la nostra Terra che, ha sottolineato il Pontefice, “continua ad essere ferita da guerre in Terra Santa, in Ucraina, e in molte altre regioni del mondo”.
Il vescovo di Jesi, mons. Paolo Ricciardi, invita i fedeli della diocesi a vivere la giornata di oggi nella preghiera e nel digiuno. “Carissimi fratelli e sorelle della diocesi di Jesi, vi raggiungo con questo messaggio nella giornata di preghiera e di digiuno per la pace come ci ha chiesto Papa Leone – dice in un messaggio audio il presule –. Oggi è la memoria della beata Vergine Maria Regina e la invochiamo come regina della pace in questo tempo di grandi difficoltà per il mondo e di tragedie terribili che continuano. Purtroppo l’umanità non ha imparato le lezioni della guerra che distrugge sempre. Pensiamo in particolare alla situazione di Gaza, pensiamo all’Ucraina, pensiamo a tante guerre anche dimenticate che sono attualmente nel mondo”. “Vogliamo credere nella preghiera per la pace, accompagnata dal digiuno (possibilmente rinunciare a un pasto) o comunque da qualche forma di rinuncia significativa che possa dare a questa giornata la corale partecipazione di tutti i cristiani – aggiunge il vescovo –. Per chi può, invito a partecipare alla messa, nelle comunità parrocchiali e soffermarvi in adorazione, nell’ascolto della Parola, provando nelle famiglie a vivere un momento di preghiera e di rinuncia. Proviamo trovare tutti i modi, non solamente oggi, per invocare fortemente il dono della pace perché i governanti e quanti sono responsabili delle nazioni possano trovare delle vie per la pace, per la giustizia e per la serenità dei popoli”.
Mons. Ricciardi rivolge, quindi, un invito: “Questa sera, per chi può, ci ritroveremo nella chiesa dell’Adorazione al centro di Jesi alle 20, proprio all’ora di cena, per l’adorazione. In ogni posto, in ogni casa, uniamoci fortemente per chiedere il dono della pace. Questa sera, quando sarà buio, possiamo accendere una candela alla finestra per mettere anche questo segno della luce e della preghiera che continua. Continueremo a pregare anche nelle messe di domenica 24 agosto e finché non arriverà la pace”.
Il presule conclude: “Dio vi benedica, la Madonna regina del cielo e della terra e regina della pace, ci renda strumenti di pace per poter fare sempre quello che Gesù indicherà e servire il vino della gioia e della festa per l’umanità”.