Austria: recupero del patrimonio ecclesiale della diocesi di Graz-Seckau. Lavori in 40 chiese

La diocesi stiriana di Graz-Seckau sta ristrutturando, nel 2025, più di 40 chiese ed edifici storici del patrimonio ecclesiastico. Queste misure, volte a preservare i beni culturali storici, sono sostenute dalla diocesi con cinque milioni di euro. Ulteriori finanziamenti provengono dal settore pubblico, dall’Ufficio Federale dei monumenti storici, dai comuni e da donatori. Il portavoce Thomas Stanzer ha dichiarato mercoledì in un comunicato stampa che la diocesi è responsabile di circa 2.000 “edifici tutti sotto tutela, tra cui quasi 1.000 chiese e cappelle”. Pertanto, la diocesi è grata per qualsiasi sostegno finanziario e impegno, “perché altrimenti non potremmo gestire la conservazione”. L’anno scorso sono stati completati 34 progetti di ristrutturazione di chiese. Quest’anno a Graz sono previsti diversi lavori di ristrutturazione. Ad esempio, è previsto l’inizio dei lavori al tetto del mausoleo e della chiesa di Sant’Elisabetta, dove verrà installato anche un impianto fotovoltaico. A San Pietro, uno dei progetti più grandi della diocesi, è iniziata la ristrutturazione esterna, mentre quella interna seguirà l’anno prossimo. Sono in corso lavori di ristrutturazione degli interni a Pinggau, nella basilica di St. Lambrecht, a St. Lorenzen am Wechsel (compresa la ristrutturazione del presbiterio) e a Wolfsberg nella valle Schwarzautal. Proseguirà anche la ristrutturazione della corte vescovile di Graz, il cui completamento è previsto per il 2026. A Bad Gleichenberg si sta rivitalizzando l’ex monastero, a Gröbming si sta ristrutturando l’aia e a Jagerberg prosegue il restauro del muro del cimitero, così come l’ampia ristrutturazione del castello superiore di Seggau.

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