“Vorrei dire che i cristiani sono, e dovrebbero esserlo sempre più, degli incontentabili sulla realtà della nostra città, degli inguaribili collaboratori per l’umano convivere”. Con queste parole mons. Benoni Ambarus, nuovo arcivescovo di Matera-Irsina, ha salutato le autorità civili e militari all’inizio della celebrazione di inizio del ministero episcopale, svoltasi oggi in piazza Duomo. “In un’ottica di lettura credente della realtà – ha proseguito – la città ha una dimensione visibile, fatta di persone, obiettivi comuni, convivenza pacifica, ma esiste anche una dimensione trascendente, che non si vede e che però è altrettanto vera: lo spirituale, la vera identità della persona umana”. Rivolgendosi al neoeletto sindaco di Matera, Antonio Nicoletti, e agli altri rappresentanti istituzionali, mons. Ambarus ha assicurato: “Saremo collaboratori leali per il bene comune, perseguendo sempre più il tutto con criteri di giustizia e non di elemosina, di uguaglianza e non di prepotenza, di attenzione e non di distrazione, né tantomeno di interessi personali”. E ha concluso: “La collaborazione è e rimane anche sul registro della franchezza e della vigilanza profetica. Vi assicuro che al Signore non sfugge nessun vostro gesto di bene e di umanità autentica. E più i gesti sono piccoli e sconosciuti, più al Signore sono preziosi”.