Sorridenti e mano nella mano, hanno travolto, come un’onda colorata, il sagrato della Basilica di San Nicola a Bari. Questa mattina, circa cento bambini, baresi e ucraini, vestiti di giallo e di blu, hanno celebrato una grande festa insieme alle loro famiglie: pregando, ognuno nella propria lingua, giocando e danzando, si sono scambiati doni all’ombra della statua bronzea di San Nicola, protettore dei più piccoli e ponte tra Oriente e Occidente.
L’iniziativa “Uniti per la fratellanza”, promossa dall’Ambasciata d’Ucraina presso la Santa Sede e presso il Sovrano Militare Ordine di Malta e dal Consolato Generale dell’Ucraina in Italia, ha sugellato, ancora una volta, il simbolico abbraccio tra l’Ucraina e la città di Bari. Un evento che fa seguito alla Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina (URC2025) tenutasi a Roma l’11 luglio scorso, nell’ambito della quale il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha firmato gli accordi di gemellaggio con le città ucraine di Chernivtsi, Dniprorudne, Bar e Mykolaiv, tutte accomunate dal culto di San Nicola e dal suo messaggio universale di pace e solidarietà. A ulteriore conferma di questo impegno, è stata siglata, inoltre, questa mattina una convenzione tra AVIS comunale Bari e l’Ambasciata d’Ucraina per promuovere il volontariato e la donazione di sangue.
“L’auspicio è che si arrivi in tempi brevi a una pace giusta e duratura” ha dichiarato Leccese che ha preso parte alla festa alla Basilica di San Nicola. “A partire da questi accordi – ha detto – potremo sviluppare momenti di solidarietà, di condivisione, scambio e buone pratiche finalizzate alla ricostruzione dell’Ucraina”.

Desiderio condiviso anche da Oleksandr Synkevych, sindaco di Mykolaiv, tra le città più colpite dal conflitto che si protrae ormai da quasi tre anni e mezzo. “Anche oggi, durante la guerra, i nostri bambini giocano nei parchi fino a che non sentono suonare le sirene che li costringono a passare ore nei rifugi. Ma c’è sempre speranza per il loro futuro” ha aggiunto, sottolineando la tenacia di chi resta nella propria terra.
Un futuro, come suggerito, da Andrii Yurash, ambasciatore d’Ucraina presso la Santa Sede e presso il Sovrano Militare Ordine di Malta, che bisogna seminare già nel presente, poco alla volta. Come le piantine e l’ulivo, simbolo autentico di rinascita e pace, che i bambini hanno piantumato grazie al supporto di Coldiretti Puglia. L’albero, carico di speranza, da Bari raggiungerà Roma dove riceverà la benedizione di Papa Leone XIV. Poi partirà alla volta dell’Ucraina, dove sarà piantato in una delle città simbolo del conflitto. “Lì parlerà dei vostri sorrisi” ha detto ancora Andrii Yurash, esprimendo profonda gratitudine alla città di Bari e all’Italia per il sostegno ricevuto e al pontefice per il suo supporto spirituale.
“Tutti i giorni abbiamo qualcosa di terribile da raccontare, come la morte di tanti civili. Ma anche il più piccolo gesto di amore, come piantare un seme, può fare la differenza” ha concluso, facendo sua la preghiera per la pace di San Francesco: “Dove è odio, fa ch’io porti amore, dove è offesa, ch’io porti il perdono, dove è discordia, ch’io porti la fede, dove è l’errore, ch’io porti la verità, dove è la disperazione, ch’io porti la speranza”.


