Missioni: Fatebenefratelli Brescia, ieri festeggiato fra Fiorenzo insignito della Medaglia d’oro al merito della sanità pubblica dal presidente Sergio Mattarella

(Foto Fatebenefratelli)

“Questa missione è troppo bella perché finisca”. Lo ha detto fra Fiorenzo Priuli, il religioso insignito della Medaglia d’oro al merito della sanità pubblica dal presidente Sergio Mattarella. Ieri presso l’Irccs Centro San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli di Brescia, la Provincia Lombardo Veneta dei Fatebenefratelli ha festeggiato la consegna con Giambattista Priuli, noto a tutti come fra Fiorenzo. Un momento di festa, di ricordi e dei progetti, come ha evidenziato il religioso dell’Ordine fondato da San Giovanni di Dio, accolto anche dal presidente dell’Ordine dei Medici di Brescia, Germano Bettoncelli, del rettore dell’Università di Brescia, Francesco Castelli, e della sindaca di Capo di Ponte, Ida Bottanelli.
Bettoncelli ha sottolineato che, “in un tempo in cui la medicina sembra dominata dalla tecnologia, dall’efficienza e dalla specializzazione spinta, l’esperienza di fra Fiorenzo ci ricorda che l’essenza vera di questa professione è ancora fatta di sguardi, di mani che curano, di presenza reale. Il suo impegno in Africa è un gesto radicale di rottura con l’indifferenza, un modo per dire che nessuno può essere lasciato indietro. È una lezione per tutti noi: ci invita a riscoprire il cuore umanistico della medicina, che non è solo scienza, ma anche relazione, ascolto, prossimità”.
Il superiore della provincia, fra Massimo Villa, lo ha presentato così: “Non si è missionari solo perché si passa qualche giorno in Africa, solo perché si va qualche volta a visitare le opere africane, non se si dedica qualche anno del proprio tempo, ma se si dedica alla vita, la vita, la passione e anche la propria professionalità. Fra Fiorenzo è sicuramente un missionario”.
Il riconoscimento pubblico a fra Fiorenzo rende omaggio a una vita interamente spesa al fianco dei più fragili e dà valore all’impegno condiviso da un intero Ordine religioso, da centinaia di volontari e da chi, da lontano, continua a credere in questa missione, come l’associazione Uta onlus. Queste due onorificenze – una africana, l’altra italiana – raccontano una sola storia: quella di una cura che unisce i continenti e che mette al centro la persona. L’associazione sostiene gli ospedali di Tanguiéta (Benin) e di Afagnan (Togo), presidi di cura e di speranza per migliaia di persone, dove opera fra Fiorenzo. È anche grazie al suo impegno che oggi Tanguiéta è riconosciuto come modello di sanità pubblica: infatti, l’Ospedale Saint Jean de Dieu di Tanguiéta, in Benin, gestito dai Fatebenefratelli, è stato nominato migliore struttura sanitaria della regione dell’Atacora per l’anno 2024 dal Dipartimento della Salute. In cinquant’anni, il nosocomio è passato da 82 a oltre 420 posti letto. È in corso la realizzazione del nuovo Pronto Soccorso, con 24 posti letto divisi equamente tra adulti e bambini, una farmacia aperta al pubblico, il servizio di stomatologia e un collegamento funzionale con la radiologia e i reparti di degenza. In parallelo, a Afagnan (Togo), prende forma un reparto di Neonatologia che mira a salvare la vita di tanti bambini prematuri.

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