La Commissione nazionale Giustizia e pace e altri organismi cattolici degli Istituti religiosi e delle diocesi portoghesi hanno indirizzato un messaggio congiunto al nuovo governo affinché la lotta alla povertà sia una priorità dell’azione politica della nuova legislatura. “In una fase in cui un nuovo governo entra in carica, le Commissioni Giustizia e pace vogliono affermare che considerano gli obiettivi e le finalità della lotta alla povertà un progetto nazionale prioritario che deve mobilitare, con impegno, fermezza e determinazione, lo Stato nel suo insieme, la società civile, le chiese e le comunità religiose”, si legge nella dichiarazione congiunta. Il testo è firmato dalla Commissione nazionale Giustizia e pace, dalla Commissione giustizia, pace ed ecologia degli Istituti religiosi, dalle Commissioni arcidiocesane giustizia e pace di Braga ed Évora e dalle Commissioni diocesane Giustizia e pace dell’Algarve, Aveiro, Lamego, Santarém, Setúbal, Viana do Castelo, Vila Real e Viseu. I firmatari ricordano che i dati rivelati dal recente studio della Caritas portoghese “Povertà ed esclusione sociale in Portogallo” dimostrano che, “sebbene negli ultimi anni ci sia stato un certo miglioramento degli indicatori di privazione materiale e sociale della popolazione portoghese, il ritmo dei progressi è manifestamente insufficiente per raggiungere gli obiettivi fissati nella strategia nazionale di lotta alla povertà”. “Particolarmente preoccupante è il deterioramento dell’accesso all’abitazione e della garanzia di condizioni minime di vita dignitosa, con l’aumento delle persone senza fissa dimora e delle famiglie che vivono in condizioni chiaramente inadeguate”, si evidenzia nella dichiarazione. Lo studio della Caritas portoghese, pubblicato a marzo, segnalava una prevalenza “strutturalmente elevata” di situazioni “estreme” di esclusione sociale nel Paese.