Conferenza ricostruzione Ucraina: Tatiana Stawnychy (Caritas Ucraina), “siamo sotto attacco. Abbiamo bisogno della vostra solidarietà”

Tatiana Stawnychy, presidente di Caritas Ucraina (Foto Biagioni/Sir)

“L’appello è di continuare a vedere l’Ucraina e cosa sta succedendo e di continuare a essere solidali e a sostenere il popolo ucraino”. Tatiana Stawnychy, presidente di Caritas Ucraina,  si rivolge direttamente ai leader politici che da domani arriveranno a Roma per la quarta Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina, ospitata dall’Italia. Dopo Lugano, Londra e Berlino, Roma segna una nuova tappa nel sostegno alla ripresa ed alla ricostruzione dell’Ucraina. Alla conferenza che si svolgerà il 10 e l’11 luglio al centro congressi La Nuvola dell’Eur – partecipano 15  capi di Stato e di governo e duemila aziende registrate, tra italiane, ucraine e straniere, quattromila partecipanti. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atteso a Roma già stasera. Ma sono attesi la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, i premier polacco Donald Tusk, il greco Kyriakos Mitsotakis, l’albanese Edi Rama. Per la Santa Sede ci sarà il segretario di Stato Paul Richard Gallagher e rappresentanti di Paesi grandi donatori come la Svizzera, la Norvegia e la Corea del Sud.
“La situazione è critica”, testimonia la presidente di Caritas Ucraina, giunta a Roma da Kyiv. “Sebbene dopo tre anni e mezzo di aggressione russa su vasta scala, parliamo orami di crisi prolungata, c’è un’escalation in atto con enormi attacchi in diverse città dell’Ucraina e un numero altrettanto ingente di attacchi aerei, droni, missili da crociera, missili balistici. Stanno colpendo aree civili. Le persone vengono ferite. Ci sono anche zone di prima linea dove le persone più vulnerabili vengono evacuate e hanno bisogno di un supporto particolare. Quindi è necessario un sostegno continuo per la risposta umanitaria, un sostegno continuo per la stabilizzazione e una rapida ripresa. Il popolo ucraino ha bisogno delle vostre preghiere e della solidarietà”.

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