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Parlamento Ue: António Costa (Consiglio europeo) in emiciclo. Spese per la difesa comune ma non un esercito comune

(Photo European Parliament)

“Tre priorità fondamentali hanno caratterizzato i primi sette mesi del mandato: difesa, competitività e ruolo dell’Europa nel mondo”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio europeo, António Costa, dinanzi alla sessione plenaria del Parlamento europeo. Anzitutto la difesa: “L’invasione russa dell’Ucraina è stata un campanello d’allarme per l’Europa. Ha dimostrato che la pace senza difesa è un’illusione. La Nato è indispensabile. Ma l’Unione europea ha un chiaro valore aggiunto, anzi, ha un ruolo fondamentale, ed è pronta ad assumersi maggiori responsabilità”. Per questo motivo il Consiglio europeo “ha approvato un piano di lavoro per raggiungere la preparazione alla difesa entro il 2030”. Qui Costa ha spiegato le varie misure per facilitare le spese, a debito, dei Paesi membri per rafforzare eserciti e capacità di difesa (margini di manovra fiscale, programma Safe, standardizzazione e aggregazione della domanda”. A suo dire la difesa va considerata “come motore di competitività, promuovendo la ricerca, l’innovazione e sviluppando una vera politica industriale per la difesa, con maggiori investimenti privati sostenuti dalla Banca europea degli investimenti”. “Dobbiamo implementare un sistema di difesa comune, investendo insieme in capacità strategiche come la difesa aerea, la sicurezza marittima, spaziale o informatica. Non parlo di un esercito europeo. Parlo di beni comuni gestiti dai nostri eserciti nazionali, secondo un piano comune”. “Costruire l’Europa della difesa non è uno slogan; è un dovere”.

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