“Viviamo nel pieno di due guerre vere e proprie, e di altre altrettanto pericolose, come quella commerciale e quella dell’informazione”. Lo ha sottolineato Enrico Mentana intervenendo a Fermo al Festival della Comunicazione. “Per quanto riguarda quest’ultima, ci troviamo davanti a un sistema anacronistico in cui i giovani non usano affatto l’informazione tradizionale, rimasta di stile novecentesco, e in cui le nuove tecnologie e i social hanno prodotto un appiattimento e una pericolosa deriva”. Il direttore del TG di La7 ha posto sul tavolo due possibilità: o rimanere fuori dai social oppure essere convinti di poter fare qualcosa. “Credo in questa seconda scelta – ha sostenuto – ma dobbiamo avere la consapevolezza e la forza per una battaglia etica contro i ‘lupi’ che sono in maggioranza e che spesso si travestono ingannevolmente da ‘agnelli’, e contro la logica distorta dei social network che rende impossibile distinguere l’informazione etica e scientifica. Usando un termine calcistico, è una battaglia da giocare in trasferta, ma che va fatta contro chi cerca di ‘avvelenare i pozzi’ della comunicazione”.
Condivisa, infine, la preoccupazione per l’uso distorto dell’Intelligenza artificiale nella comunicazione, sottolineando l’impellenza di dare regole certe ed efficaci: “Siamo ancora alle prese con un ‘bambino’ – ha concluso Mentana – possiamo educarlo con norme precise e un controllo che non può essere lasciato agli stessi che hanno ideato questo mezzo. La parte umana deve rimanere preponderante per gestire e non subire gli algoritmi”.