Criminalità nei porti italiani: Libera, “nel triennio 2022-2024 365 casi, uno ogni 3 giorni”

“Complessivamente nel triennio 2022-2024 sono 365 gli eventi criminali nei porti italiani, uno ogni 3 giorni, con il 2022 anno peggiore con 140 eventi criminali. In totale sono 42 i porti italiani in cui sono emersi eventi di illegalità nell’ultimo triennio, di cui 32 di rilevanza nazionale. Al primo posto troviamo i porti di Genova e Livorno, che rappresentano ben il 20% del totale, con 37 eventi ciascuno. Al secondo posto il porto di Ancona con 27 episodi, pari al 7,3%, e al terzo posto lo scalo di Palermo, con 22 episodi, pari al 6%. A seguire ancora Napoli e Salerno (19), poi Civitavecchia e Trieste (18), Brindisi e La Spezia (17), e Venezia (15)”. È quanto emerge dal II rapporto “Diario di Bordo. Storie, dati e meccanismi delle proiezioni criminali nei porti italiani”, presentato stamattina da Libera a Genova.
“I numeri – scrive Libera nel rapporto – non lasciano molti margini di dubbio. Siamo davanti a una recrudescenza repressiva che testimonia, da un lato, la persistenza dell’azione dei criminali e, dall’altra, conferma il lavoro importante svolto da forze dell’ordine, enti di controllo e magistratura. E dovrebbe sollecitare risposte coerenti ed efficaci da parte di chi ha responsabilità politiche e istituzionali”.
Analizzando le relazioni della Direzione nazionale antimafia e della Direzione investigativa antimafia, pubblicate tra il 1994 e il 2023, “i clan censiti che hanno operato in attività di business illegali e legali sono 109, con 69 porti italiani che sono stati oggetto di proiezioni criminali”. Un fenomeno che ha investito tutto il Paese, da Nord a Sud: dall’analisi delle relazioni istituzionali emerge “come ben 26 gruppi criminali siano interessati ad affari legati ai porti. Sia gruppi mafiosi storicamente radicati, sia gruppi criminali meno noti alle cronache, che segnalano come i porti possano rappresentare per i gruppi territoriali delle occasioni criminali di entrare in contatto con molte e diverse compagini criminali in tutto il mondo”. Tra di esse, “spiccano le tradizionali mafie italiane: ‘ndrangheta, camorra e cosa nostra. Compaiono, però, anche altre organizzazioni criminali di origine italiana: banda della Magliana, Sacra Corona Unita, Stidda e gruppi criminali baresi”. Si trovano, inoltre, “le proiezioni di diversi gruppi di cui viene indicata esclusivamente la provenienza geografica (o perché dove svolgono le principali attività, o per l’origine territoriale dei membri) come asiatici, dell’Est Europa, del Nord Africa, o oppure precisando la Nazione di provenienza, Albania, Cina, Messico e Nigeria”.
Sono 41 gli episodi di presunta corruzione avvenuti nelle Autorità di Sistema portuale italiane tra il 2018 e il 2024. Questa prima fotografia si basa sull’analisi delle Relazioni del responsabile della trasparenza e della prevenzione della corruzione pubblicate sui siti di tutte le Autorità di Sistema portuale. Il monitoraggio ha dunque riguardato 16 enti pubblici per un arco temporale di 7 anni.

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