Portogallo: Caritas, rapporto povertà ed esclusione sociale. In 4 anni raddoppiato il numero delle persone senza dimora

Un nuovo studio di Caritas Portogallo, pubblicato ieri, martedì 18 marzo, avverte di una prevalenza “strutturalmente elevata” di situazioni “estreme” di esclusione sociale nel Paese lusitano. “Nel 2024, secondo i dati dell’istituto nazionale di statistica, circa 500mila persone vivevano in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale, 266mila non potevano permettersi un’alimentazione adeguata, 649mila non potevano acquistare nuovi vestiti, più di 1 milione non poteva permettersi di spendere una piccola somma per se stesso e più di 1,6 milioni non potevano mantenere la propria casa adeguatamente riscaldata”, si legge nel documento diffuso dalla Caritas portoghese. Lo studio, intitolato “Povertà ed esclusione sociale in Portogallo: una visione della Caritas” è frutto di un lavoro coordinato da Nuno Alves dell’osservatorio Caritas. Secondo il documento, “le statistiche disponibili indicano un sostanziale raddoppio delle persone senza fissa dimora tra il 2019 e il 2023”. Il tasso di crescita dei costi abitativi “si è particolarmente aggravato per le famiglie a basso reddito” e il tasso di sovraffollamento abitativo ha registrato un “forte aumento nel 2023, raggiungendo il 12,9%, rispetto al 9,4% del 2022 e al 9,5% del 2019”. Il documento mette in guardia dalla disuguaglianza nella distribuzione del reddito, sottolineando che le famiglie più vulnerabili “accumulano privazioni in molteplici dimensioni”. Le donne presentano un tasso di grave deprivazione più elevato (5,4%) rispetto agli uomini (4,2%).

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa