Diocesi: Milano, convegno il 15 febbraio “Giubileo e remissione del debito. A che punto siamo?”

“Dove eravamo rimasti? A un quarto di secolo fa. Alle campagne (ecclesiali e della società civile) innescate a livello planetario dal Giubileo del 2000, e alle concrete iniziative che esse avevano prodotto, premendo su governi e istituzioni finanziarie internazionali. Di remissione o riconversione del debito estero dei Paesi poveri, però, ormai da un paio di decenni non si sente più parlare: eppure esso è tornato a gravare sulle sorti di una parte consistente dell’umanità”. Lo si legge in un comunicato della diocesi di Milano. “Almeno 3,3 miliardi di persone in Africa, America Latina e Asia nel 2023 (dati Onu) vivevano in Paesi costretti a spendere di più per ripagare gli interessi sui debiti che per finanziare sanità o istruzione. E molti altri dati possono dimostrare che il debito pubblico, e in particolare il debito estero, è tornato a rappresentare una zavorra che rischia di affossare le speranze di sviluppo di interi popoli. Come reagire all’impatto (anche ambientale, dal momento che i Paesi schiavi del debito non hanno risorse per lenire e tantomeno prevenire i drammatici effetti del mutamento climatico, da essi non causato) di tale scenario? L’appello a ‘condonare i debiti’ lanciato da Papa Francesco nella Spes non confundit, la bolla di indizione del Giubileo del 2025, e ribadito dal Pontefice in altre occasioni, animerà il Convegno mondialità promosso da Caritas Ambrosiana insieme agli uffici per la Pastorale migranti e per la Pastorale missionaria della diocesi di Milano.
“Giubileo e remissione del debito. A che punto siamo?” è il titolo dell’appuntamento programmato per la mattina di sabato 15 febbraio, con inizio alle 9.30, al Centro Pime di Milano (via Mosè Bianchi 94, Sala Girardi): dopo il saluto dell’arcivescovo, mons. Mario Delpini, interverranno gli economisti Riccardo Moro (già coordinatore della campagna Cei in occasione del Giubileo del 2000) e Gabriele Verga (Dicastero pontificio per lo sviluppo umano integrale). Sui flussi migratori provenienti da Paesi gravati dal debito estero offrirà una testimonianza Alganesh Fessaha (italo-eritrea, presidente dell’ong Gandhi Charity), mentre Massimo Pallottino (Caritas Italiana) presenterà la campagna “Cambiare la rotta – Trasformare il debito in speranza”, recentemente lanciata da diversi soggetti ecclesiali italiani.

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