La direttiva Ue sull’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società è entrata in vigore alla fine del 2024, “con l’obiettivo di raggiungere una rappresentanza più equilibrata di uomini e donne nei consigli di amministrazione delle società quotate in tutti gli Stati membri dell’Ue”. La direttiva, precisa oggi la Commissione europea, fissa un obiettivo per le grandi società quotate dell’Unione pari al 40% del genere sottorappresentato tra i loro amministratori non esecutivi e al 33% tra tutti gli amministratori. Il termine per il recepimento da parte degli Stati membri è scaduto il 28 dicembre 2024 e le aziende devono raggiungere gli obiettivi entro il 30 giugno 2026.
“Attualmente gli Stati membri devono quindi aver recepito norme relative, ad esempio, a specifiche misure vincolanti per la procedura di selezione dei membri dei consigli di amministrazione delle società, accompagnate da criteri trasparenti e neutrali rispetto al genere, e all’informativa dei criteri di qualificazione su richiesta di un candidato escluso, tra gli altri”.
Hadja Lahbib, commissaria per l’uguaglianza, dichiara: “L’equilibrio tra uomini e donne è una questione di equità per tutti e le pari opportunità devono essere garantite in tutti gli aspetti della vita. Queste regole libereranno l’incredibile potenziale delle donne per guidare la nostra crescita e innovazione”.