“Il primo modo per vivere bene questo Natale e anche il Giubileo che sta per iniziare è quello di portare davanti agli occhi, di non lasciare nascoste nel cuore quelle che possono essere anche le delusioni, piccole o grandi, che ci hanno potuto far soffrire”. È la raccomandazione di dom Antonio Luca Fallica, abate di Montecassino, contenuta nel suo messaggio di Natale diffuso oggi. Nel testo l’abate ricorda che “ciascuno di noi conosce le proprie delusioni” ed invita ad affidarsi “ad una speranza che non delude come la speranza. Siamo invitati a sostare davanti al presepe per contemplare questo bambino, Gesù, che è nato a Betlemme, è assolutamente impotente, non può parlare, non può agire, anzi, è lui ad aver bisogno della nostra cura, eppure è proprio in questo bambino che siamo chiamati a riconoscere il fondamento della nostra speranza”. Gesù è “il seme che è il più piccolo tra tutti i semi, questo piccolo seme ci invita non tanto a guardare al futuro quando diventerà il grande albero, ci invita a guardare nel presente, nel nostro oggi, per riconoscere che in ciò che ci può apparire piccolo, povero, insignificante, trascurabile, addirittura deludente è invece nascosta, presente, attiva una energia che può davvero cambiare il mondo, trasformare la storia e la speranza condivide la stessa energia di questo piccolo seme, di questo bambino impotente”. E questo, aggiunge dom Fallica, ricorda che “credere in una speranza che non delude significa anche diventare capaci di gettare dei piccoli semi di bene certi che non rimarranno improduttivi perché anche attraverso i nostri piccoli semi opererà Dio la sua grazia”. Da qui l’augurio per questo Natale dell’abate: “Siate lieti nella speranza. La speranza sia la vostra gioia sia la vostra letizia”.