Diocesi: Milano, cento persone fragili in visita alla Pinacoteca e altre iniziative solidali

Non si vive di solo pane: troppo facile, ma anche assai pertinente ed efficace, inquadrare con il motto evangelico il senso dell’iniziativa che venerdì 27 dicembre, vedrà protagoniste, nella sede della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, 100 persone senza dimora e in situazione di grave emarginazione sociale. A partire dalle ore 11, gli ospiti dei servizi di Caritas Ambrosiana, della Fondazione Casa della Carità – Angelo Abriani e dell’Opera Cardinal Ferrari potranno effettuare una visita alle collezioni d’arte dell’ istituzione culturale milanese, e in seguito fruire di un pranzo per le festività, offerto da un anonimo donatore. La visita guidata alla Pinacoteca e Biblioteca Ambrosiana, programmata a gruppi, si dipanerà lungo il percorso “Maestri”, che consente di ammirare le opere più significative (di Tiziano, Luini, Botticelli e dei fiamminghi Brueghel e Bril, oltre al cartone preparatorio dell’affresco La Scuola di Atene di Raffaello) che appartengono alla collezione donata nel 1618 dal cardinale Federico Borromeo all’istituzione da lui promossa; a seguire, visita alla Sala Federiciana, con la visione di 16 fogli originali del Codice Atlantico di Leonardo e del Ritratto di musico sempre del maestro di Vinci, oltre che di una selezione di opere di autori leonardeschi (tra cui Boltraffio e Salai). Riunificati i gruppi, i partecipanti potranno pranzare insieme all’arcivescovo, mons. Mario Delpini, e a rappresentanti della diocesi di Milano, della Biblioteca e degli organismi caritativi promotori dell’iniziativa, giunta alla seconda edizione. “La prima, un anno fa, fu molto partecipata e apprezzata”, ricordano Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana e presidente dell’Opera Cardinal Ferrari, e don Paolo Selmi, vicedirettore Caritas e presidente della Casa della Carità: “naturale, dunque, ripetere l’esperienza. Conosciamo bene tante persone che, per mille motivi, vivono ai margini della società: non sono portatori solo di bisogni materiali, ma anche di desideri, aspirazioni e valori che hanno a che fare con la conoscenza e con lo spirito. Tramite le nostre attività cerchiamo di operare per lo sviluppo integrale di ciascuno di loro, e insieme per lo sviluppo integrale della comunità. Sono cittadini cui va anzitutto garantito il godimento dei diritti elementari, ma possono contribuire in modo significativo alla vita intellettuale e culturale della città”. “La Veneranda Biblioteca Ambrosiana – fa loro eco il Prefetto, monsignor Marco Navoni – è lieta di accogliere nuovamente gli ospiti di Caritas Ambrosiana e di altri organismi di solidarietà, per consentire loro di accostare i tesori di arte e di cultura che essa da quattro secoli conserva. Quando il cardinal Federico Borromeo fondò l’Ambrosiana, volle che essa operasse ad publicam utilitatem, per il bene comune, tradurremmo noi oggi. E anche questa iniziativa vuole essere un piccolo ma significativo esempio di come le istituzioni culturali della nostra città possano operare a utilità di tutti. Quest’anno saranno presenti con l’Arcivescovo anche il vicario generale, monsignor Franco Agnesi, e il vicario per la cultura e per la carità, monsignor Luca Bressan: la loro presenza dice la vicinanza dell’intera diocesi a chi opera costantemente, con passione e generosità, nell’ambito della cura per chi è bisognoso”. L’iniziativa di venerdì 27 non sarà l’unica proposta di Caritas Ambrosiana per il tempo delle festività natalizie. Anche quest’anno diverse sono le opportunità di impegno offerte a chi intende condividere il senso della festa con persone meno fortunate. Alcune decine di persone condurranno esperienze di volontariato in luoghi di accoglienza e aiuto legati a Caritas Ambrosiana, alle Caritas territoriali, alle cooperative del Consorzio Farsi Prossimo e ad altre realtà partner (associazioni, fondazioni, cooperative sociali. Due sono invece le iniziative dedicate ai giovani dai 18 ai 35 anni: le aperture straordinarie del Refettorio Ambrosiano (nei giorni 25 e 26 dicembre e 1° gennaio) e il Capodanno solidale “Finire in bellezza” (nella notte tra 31 dicembre e 1° gennaio). Nel primo caso saranno operativi 10 giovani volontari per ogni serata, mentre la proposta “Finire in bellezza”, pensata insieme alla Pastorale giovanile diocesana e all’Azione Cattolica, prevede che ci si metta a servizio di persone (senza dimora, anziani, rifugiati, malati) che sperimentano condizioni di fragilità, trascorrendo insieme la notte di Capodanno in 7 realtà attive nel territorio milanese.

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