“Sono trascorsi quasi mille giorni dall’aggressione russa alle porte dell’Europa. Una guerra che l’Ucraina non ha voluto, né provocato. Ma che ha affrontato con incredibile valore”, ha sottolineato Roberta Metsola nel suo discorso alla Camera. “Sono orgogliosa del modo in cui l’Unione europea si è unita e ha sostenuto senza esitazioni i nostri alleati ucraini. […] Siamo saldamente dalla parte dell’Ucraina non solo per carità cristiana, ma perché comprendiamo che non si tratta solo dell’Ucraina. Si tratta dell’Europa. Del nostro stile di vita. Della tenuta dell’ordine internazionale basato sulle regole”. “Oggi continuiamo a lavorare per la pace, ma non può esserci una pace senza giustizia, senza dignità e senza libertà. Questa è la responsabilità tangibile che abbiamo di attuare la visione di De Gasperi: il futuro, diceva, ‘non sarà costruito con la forza, né con il desiderio di conquistare, ma con la paziente applicazione del metodo democratico, lo spirito costruttivo dell’accordo e il rispetto della libertà’”. Metsola ha aggiunto: “Il nostro sostegno all’Ucraina non può vacillare. Così come deve rimanere fermo il nostro impegno per la costruzione di una vera Unione di sicurezza e difesa, che sia complementare alla Nato senza competere con essa. […] Non si tratta di idee nuove. De Gasperi e la sua generazione hanno enunciato questi principi oltre sette decenni fa. Eppure, siamo ancora qui a parlarne”.