“Senza amore e misericordia, la legge diventa una fonte di sofferenza e di ingiustizia”. Lo ha detto padre Kosmas Baltazar Asenga, vicario del Vicariato di Tanzania, presiedendo la messa del 6 settembre nella cappella del Collegio Santa Monica, durante il sesto giorno del Capitolo generale ordinario dell’Ordine di sant’Agostino. Nell’omelia, ha invitato i religiosi a riscoprire la chiamata alla rinnovatio et accomodatio, come proposto dal decreto Perfectae caritatis: “Il vero rinnovamento nasce da un ritorno alle fonti della vita cristiana e all’ispirazione originaria dell’Istituto, riletta nei segni dei tempi”. Al centro della riflessione, la fedeltà al carisma e la ricerca di Cristo come criteri per verificare il cammino dell’Ordine. “Un Capitolo – ha spiegato – è il tempo opportuno per domandarci se siamo guidati dall’amore e dalla misericordia o frenati da una rigidità legalistica”. Citando sant’Agostino, ha ricordato che “la legge più alta è l’amore” e ha concluso con la preghiera contenuta nella Regola: “Osservate le norme con amore, come uomini liberi sotto la grazia”. Dopo la celebrazione, i capitolari si sono ritrovati in aula per la preghiera di invocazione allo Spirito e alcuni avvisi. È stato annunciato il pellegrinaggio a Genazzano, previsto per il pomeriggio, e sono stati completati i preparativi per le fasi conclusive dell’elezione del nuovo priore generale dell’Ordine.