Giubileo dei Giovani: tra i partecipanti anche il ‘giovane’ sindaco di Sarsina

(Foto Corriere Cesenate)

“Stanco, ma rigenerato nello spirito”: così dice di sé il sindaco di Sarsina, Enrico Cangini, di ritorno dal Giubileo dei giovani chiusosi domenica nella spianata di Tor Vergata, a Roma. Dopo l’impresa lungo gli oltre 300 chilometri del Cammino di San Vicinio portato a termine nel settembre 2024 in nove tappe, tre in bici e sei a piedi, Cangini quest’anno ha preso parte al Giubileo dei giovani. Nato nel 1992, il giovane sindaco ha risposto all’invito della Chiesa e del Papa: ritrovarsi tutti insieme nella città eterna per dare un segnale di fratellanza ai popoli della Terra. A riportare la sua testimonianza, che il Sir propone di seguito, è il settimanale della diocesi di Cesena-Sarsina, “Corriere Cesenate” (Il sindaco di Sarsina al Giubileo: “Questi giovani sono lontani dalla solita retorica” – Corriere Cesenate).

“Se Leone chiama noi ruggiamo” era la scritta che campeggiava a Tor Vergata tra le tante fatte dai giovani Romagnoli, in un tripudio di colori e bandiere che hanno sbalordito occhi e cuori. In questi giorni trascorsi a Roma ho avuto la fortuna di camminare assieme a 200 giovani della nostra diocesi, guidati da don Marcello Palazzi e dall’arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo, adolescenti, determinati e coraggiosi, pieni di voglia di mettersi in gioco. La retorica che spesso leggiamo, di giovani abbandonati a loro stessi e anestetizzati dalle tecnologie, era lontana mille miglia dalla vitalità e dalla speranza che si sprigionavano dalla “spianata” della periferia romana. In quelle ore, mi sono tornate alla mente le migliaia di giovani, entusiasti e vitali, che affollavano le strade delle nostre comunità in occasione dell’alluvione, desiderosi di aiutare e di servire il bene comune. Sono tornato stanco nel corpo, ma rigenerato nello spirito. È stato per me un grande dono poter dialogare con loro, tanto da trovare nuova carica per affrontare il mio servizio politico. Le riflessioni che si sono succedute durante il Giubileo invitavano a volgere lo sguardo verso una sola direzione: “trova qualcosa che ti occupi il cuore e donale la vita” ci ha detto Nicolò Govoni giovedì in piazza San Pietro. E ancora Papa Leone, nella veglia di sabato, ha ribadito l’urgenza di avere il coraggio di aspirare a cose grandi.Un chiaro mandato alle nuove generazioni ad andare controcorrente, ma ancora di più ad essere sale della terra e luce del mondo”.

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