Le norme relative ai diritti aeroportuali, la distribuzione degli orari e i servizi di assistenza a terra negli aeroporti dell’Ue: questi i temi oggetto di una consultazione pubblica avviata oggi dalla Commissione europea per valutare l’efficacia di tre atti legislativi dell’Ue che disciplinano l’accesso e la tariffazione dei servizi negli aeroporti. L’obiettivo dell’indagine, accessibile fino al 28 ottobre prossimo sul portale “Dì la tua”, spiega una nota dell’esecutivo, è “valutare se l’attuale quadro legislativo dell’Ue continue a essere efficace”. Sono infatti queste le norme che determinano, ad esempio, quanto le compagnie aeree pagano per utilizzare determinate strutture aeroportuali, da cui derivano, evidentemente, i prezzi imposti ai passeggeri o ancora le possibilità di trovare collegamenti, i tempi di attesa, la qualità del servizio di gestione dei bagagli. Evolve però il mercato, cala la manodopera, cresce la concorrenza, così come la necessità di incrementare i processi di de-carbonizzazione, e quindi è necessario valutare se le norme siano ancora “pertinenti e incisive”. “L’aviazione svolge un ruolo fondamentale nell’aumentare la mobilità, stimolare la crescita economica, creare posti di lavoro e agevolare gli scambi commerciali, a vantaggio dei cittadini dell’Ue”, ha spiegato il commissario per i trasporti Apostolos Tzitzikostas. A fronte della necessità di mantenere la connettività, il commissario ha invitato i cittadini e le organizzazioni interessate a “condividere le loro opinioni sulla nostra attuale legislazione aeroportuale”. Il futuro deve poter garantire un settore dell’aviazione “resiliente, competitivo e sostenibile che garantisca una connettività a prezzi accessibili”.