Nella decima Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, il messaggio del Papa “Semi di pace e di speranza” mette in luce sia il decimo anniversario dell’enciclica sull’ecologia integrale, Laudato si’, sia il tema dell’anno giubilare, dedicato alla speranza.
“L’immagine suggestiva dei ‘fiori nell’asfalto’, evocata da Papa Leone, risuona potente – spiega don Paolo Magoga, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale sociale, del lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del creato di Treviso -. Una metafora che descrive la battaglia quotidiana che la fragilità della vita, rappresentata da un esile filo d’erba, affronta contro la durezza inesorabile della strada. È un’immagine che cattura la drammatica realtà che il nostro mondo e la madre Terra stanno vivendo. Guerre lontane e conflitti più vicini, spesso invisibili. In entrambi i casi, il grido soffocato dei poveri e l’agonia della terra continuano a levarsi sotto il nostro cielo. Eppure, non possiamo cedere alla disperazione, non dobbiamo perdere la speranza. Ci rimane una responsabilità, per quanto piccola possa sembrare. Possiamo portare insieme la nostra “goccia”, possiamo credere fermamente in una nuova cultura di cura e rispetto, possiamo pregare implorando pace per la Terra e tutti i suoi abitanti”.
Lunedì 1° settembre, al Centro Chiavacci, a Crespano di Pieve del Grappa, si svolge l’iniziativa diocesana, promossa in collaborazione con diversi enti e associazioni. Si inizia con la celebrazione della messa, presieduta dal vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, alle ore 18. La liturgia sarà animata dal gruppo “Agogica”, che offrirà anche un concerto al termine della messa.
La serata proseguirà alle 20.45 con l’intervento dell’entomologo Stefano Vanin, dell’Università di Genova, sul tema “La cura della Casa comune”, a dieci anni dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. Un’occasione, aperta a tutti, per riflettere sull’importanza di un impegno concreto, personale e collettivo per la salvaguardia del nostro pianeta.