Pier Giorgio Frassati: Edizioni Messaggero Padova, il card. Semeraro racconta questa emblematica figura della spiritualità moderna

(Foto Edizioni Messaggero Padova)

Il prossimo 7 settembre, Leone XIV proclamerà santo Pier Giorgio Frassati. A questa figura emblematica per la spiritualità moderna è dedicato il libro “Pier Giorgio Frassati, alpinista dello spirito” delle Edizioni Messaggero Padova, scritto dal card. Marcello Semeraro. Una biografia che lo stesso autore indica come “biografia teologica2, che cerca di evidenziare non solo chi era Pier Giorgio Frassati, ma soprattutto che tipo di santo è. Secondo il rito, la canonizzazione presenta di fatto alla Chiesa una figura di fedele esemplare nell’imitazione di Cristo, “offrendocene un volto umanamente riproducibile e, perciò, anche come un modello cui ispirarsi”, si legge nell’introduzione del volume.
Un volto ecclettico, spiega l’autore. Pier Giorgio Frassati (1901-1925), giovane amante delle montagne e della vita, alpinista appassionato, fu capace di incarnare la virtù teologale della speranza. Papa Giovanni Battista Montini, che lo amava, ne evidenziava la virtù cristiana della fortezza, mentre il teologo Karl Rahner sottolineava che era una persona che metteva insieme santità e concretezza.
Secondo l’autore di questo libro, la vocazione di Frassati era di incarnare chiaramente con la sua vita chi è il fedele laico secondo il magistero del Concilio Vaticano II. Il sottotitolo del libro, Alpinista dello spirito, richiama questa sua natura, perché l’alpinista è colui che cammina tra due versanti, come ha camminato Frassati: il versante di Dio da un lato, e il versante della fraternità umana dall’altro.
Nel complesso, il libro traccia la vita terrena di Frassati con la sua famiglia; la sua formazione, il contesto storico torinese e le sue amicizie unitamente ai segnali, ormai oggi riconoscibili, del suo profilo spirituale. In particolare, l’autore passa ad analizzare l’esercizio della virtù teologale della speranza quale appare nella storia del futuro santo. Infine, propone alcuni spazi della virtù della speranza, che sono stati l’habitat spirituale di Pier Giorgio Frassati: la preghiera, l’amicizia, la carità e la gioia. Conclude con una raccolta di testi il cui senso è: “Hanno detto di lui”.

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